A distanza di pochi mesi dalla storica visita del Papa a Lampedusa, che come primo atto ha deposto in mare una corona di fiori per ricordare i migranti morti, in questi giorni la delegazione regionale siciliana della Caritas si riunisce a Lampedusa. Un programma intenso che prevede visite, incontri, riflessioni, da “La comunità di Lampedusa si racconta” agli interventi di Oliviero Forti sull’immigrazione, dall’intervento di Monsignor Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, alla visita alla base Loran, dal confronto sul welfare in Sicilia all’intervento di don Francesco Soddu, Direttore di Caritas Italiana. Agli incontri saranno presenti, oltre a monsignor Francesco Montenegro, l’arcivescovo di Palermo, cardinale Paolo Romeo, il direttore della Fondazione Migrantes, don Giancarlo Perego, e il responsabile dell’Ufficio immigrazione della Caritas Oliviero Forti. Sull’isola di Lampedusa è presente anche monsignor Konrad Krajewski, elemosiniere della Santa Sede, inviato da papa Francesco per portare la sua vicinanza a seguito della tragedia e il sostegno ai soccorritori e quanti sono impegnati quotidianamente nelle operazioni di accoglienza. Un programma intenso che prevede due giorni di visite, incontri, riflessioni.
“La tragedia di questi giorni – sottolinea Valerio Landri, direttore della Caritas diocesana di Agrigento – ci impone di fermarci a riflettere su possibili percorsi futuri diversi da quelli attuali, che mettano al centro la sicurezza dei migranti che hanno il diritto di essere accolti sulla base delle Convenzioni internazionali che il nostro Paese ha sottoscritto e ratificato. Speriamo di non dover assistere mai più – conclude Landri – a tragedie come questa e che le istituzioni, con il supporto delle organizzazioni del terzo settore, possano lavorare insieme per un sistema di accoglienza che garantisca dignità e rispetto dei diritti umani”.