18 giugno ’10 – Lotta agli sprechi, recupero di risorse umane disperse o rubate, buona programmazione economica e organizzativa. La Cisl Funzione Pubblica avvia la mobilitazione per i rinnovi dei contratti e, in ambito siciliano, anche per la stabilizzazione per personale precario. “Affinché in ogni bilancio ci siano le risorse per i rinnovi dei contratti senza chiedere altri soldi ai cittadini”, sostiene il sindacato.
Lunedì 21 giugno, anche a Messina, dalle ore 10 dinanzi la Prefettura, si terrà la giornata di mobilitazione con volantinaggio informativo su contrattazione integrativa e accordo quadro sulle relazioni sindacali al centro della piattaforma.
La Cisl ha chiesto un incontro urgente al Governo nazionale per un nuovo accordo che facendo ripartire la contrattazione integrativa aumenti la partecipazione dei lavoratori pubblici alla riqualificazione della spesa e consenta di distribuire le economie di gestione tra riassetto dei bilanci e retribuzione delle professionalità. Un accordo che dovrà servire a:
– definire gli spazi e i luoghi della contrattazione integrativa e
decentrata
– attivare le procedure, in tempi certi e immediati, per la
stabilizzazione dei lavoratori precari siciliani
– incentivare i risparmi di gestione da destinare al miglioramento dei
servizi e al salario accessorio del personale coinvolto
– bloccare qualsiasi restituzione o diminuzione delle risorse destinate
alle busta paga dei lavoratori, sia a livello nazionale sia a livello di contrattazione integrativa o decentrata,
– bloccare qualsiasi decurtazione del salario accessorio in applicazione
delle nuove norme del d.lgs. 150 per la parte del salario già definito dalla contrattazione locale e nazionale
– ripristinare il valore della contrattazione collettiva come leva per la
gestione delle risorse umane nel pubblico impiego
– nella vigenza degli accordi di secondo livello, garantire alle parti lo
svolgimento delle procedure di informazione e consultazione, verifica, concertazione come previste dalle leggi, dai contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria e dagli accordi collettivi per la gestione degli effetti sociali connessi alla trasformazione delle amministrazioni quali innovazioni tecnologiche, organizzative e dei processi di ristrutturazione
– definire presso l’Aran un nuovo accordo quadro per le relazioni
sindacali, in modo tale da accompagnare una proposta di contrattazione di qualità per uscire dalla crisi e da evitare interpretazioni e prassi che nel blocco della contrattazione vedano un avallo rispetto ad una gestione unilaterale dell’organizzazione e del personale delle amministrazioni pubbliche.