La Citta’ si colora di rosa.

Anche a Messina s’incomincia a parlare delle strisce rosa,  aree di parcheggio e sosta riservate alle donne in gravidanza e alle mamme con bimbi al seguito sino ad un anno.

I Parcheggi rosa si stanno diffondendo in tutta Italia; sono segnalati mediante strisce rosa (e cartellonistica appropriata) e sono ubicati nei luoghi più frequentati da donne: nelle vicinanze di Ville e Parchi Comunali, ospedali, farmacie, consultori, ambulatori medici, scuole materne e asili nido. In queste particolari aree di sosta è possibile parcheggiare gratuitamente, esibendo un apposito contrassegno rilasciato dal Comune.

Da quando nel 2005 incominciò a circolare l’idea di venire incontro alla donne, riconoscendo che la donna attraversa un delicato momento della vita, sia quando è in gravidanza, sia quando accudisce un bimbo molto piccolo, le cose sono molto cambiate. 

Anche se dobbiamo riconoscere che siamo ancora ai livelli di una norma di pura cortesia che non comporta un obbligo specifico, ma fa appello ad una consuetudine dell’antico galateo, la cavalleria. Questo perché il codice della strada non prevede questo tipo di “riserva” dei parcheggi, come invece accade (giustamente) per le righe gialle riservate ai disabili.

Nello specifico a Messina vi sono state due proposte presentate in Consiglio comunale  dal capogruppo “Rinascita per Messina” Salvatore Ticonosco e dal vicepresidente del Consiglio Pippo Trischitta, i quali hanno chiesto all’amministrazione di fare istituire nelle zone importanti della città questi stalli di sosta.

Ma mentre in Consiglio siamo ancora a livello di proposta, gli Uffici Tecnici sono già a lavoro per adempire alla richiesta che viene dal mondo giudiziario. L’altra settimana, infatti, si è svolto un incontro tra il responsabile comunale alla manutenzione degli uffici giudiziari, Ing. Orazio Scandura, e gli organi della Procura per dare seguito alle direttive del Consiglio Superiore della magistratura in merito alla realizzazione di stalli rosa nelle vicinanze del Tribunale e degli altri uffici giudiziari.

In una città come Messina dove vige la regola del parcheggio selvaggio, con auto in doppia fila, e senza divieti di sosta o parcheggi per invalidi che abbiano la meglio sulla necessità di parcheggiare, l’idea potrebbe suscitare un po’ d’ilarità (Giusy Briguglio).

Come dare torto a Giusy ed è proprio per questo che bisogna trasformare il gesto di cortesia in una legge. In molte città si è sopperito al silenzio del Codice della Strada con lo strumento del regolamento comunale da approvarsi in Consiglio. Ecco perché non bisogna fare cadere le proposte già avanzate ma trasformarle, con emendamenti e decisioni dell’intero Consiglio Comunale, in un gesto di civiltà e attenzione nei confronti delle nostre neo future mamme.

 Pietro Giunta.