Continua la campagna promozionale in violazione delle dignità della donna. Dove viene “usata” come squallido mezzo di veicolo pubblicitario per commercializzare un noto locale di Messina. Una pubblicità che non si affida più solo alla cartellonistica ma che è passata anche al volantinaggio e al porta a porta.
E’ per questo che siamo lieti che l’appello che la nostra testata da tempo ha portato avanti contro questa palese violazione della dignità della donna sia stato raccolto dai Consiglieri Comunali Nina Lo Presti e Luigi Sturniolo, i quali oggi hanno formalizzato agli organi competenti una proposta di delibera di Consiglio Comunale che già dal titolo, “Pubblicità lesiva della dignità della donna. Moratoria cittadina. Approvazione degli obiettivi e degli indirizzi per la sua attuazione”, riconosce che a Messina esiste un problema di stereotipo sociale e pregiudizio culturale fondato sulla discriminazione della Donna.
Ma non basta e la proposta ampliando lo spazio d’azione prevede l’adesione alla campagna “Città libere dalla pubblicità offensiva della dignità della donna” promossa dal coordinamento nazionale dell’UDI”. E soprattutto l’aderire alla moratoria della pubblicità lesiva della dignità di genere, condividendo i presupposti di fatto e di diritto della risoluzione del Parlamento Europeo N. 2008/2038 (INI) avente ad oggetto “Impatto del marketing e della pubblicità sulla parità tra donne e uomini”;
A niente era valso il decreto di desistenza che l’I.A.P ha emesso nei confronti della nota e squallida pubblicità che campeggia sui cartelloni delle vie di Messina , a niente, ameno finora, era valsa la denuncia che la Consigliera di parità Mariella Crisafulli ha formalizzato agli organi competenti e la cui attività è stata da noi riportata nell’articolo “ La donna ha vinto”. Come nessun risultato ha raggiunto, neanche a livello di comunicato d’intenti, l’appello all’intervento che la Consigliera di parità aveva rivolto all’Assessore alle pari-opportunità di Messina, Patrizia Panarello.
Confessiamolo, la vicenda sarebbe caduta nel dimenticatoio, nel silenzio della società civile, degli organi istituzionali e di tutte quelle associazioni professionali e no che a parole pontificano sulla parità uomo-donna o sul concetto di pari-opportunità. Capaci anche d’approntare appositi corsi universitari o aggiornamenti professionali sul tema e allo stesso tempo essere anche in grado di tacere davanti ad un cartellone pubblicitario che giornalmente offende tutte le donne.
Per tutto questo siamo convinti che la strada intrapresa dai Consiglieri Comunali Nina Lo Presti e Luigi Sturniolo possa essere la più proficua. Sia dal punto di vista di un messaggio politico che può essere raccolto da tutto il Consiglio Comunale, essendo i principi e gli intenti alla base della proposta di delibera condivisibili da tutte le parti politiche e cittadine, e sia perché essa può essere uno sprono all’Amministrazione Accorinti affinché non lasci cadere l’opportunità di fare propria la proposta o aderire alle stessa, anche al solo fine di eliminare dalla strade cittadine questo squallore.
Pietro Giunta
Allegata alla presente la proposta dei Consiglieri: