La libreria bonanzinga ospita Dacia Maraini

Sarà Dacia Maraini, a chiudere la serie di incontri con l’autore promossi dalla Libreria Bonanzinga nell’ambito del progetto “la libreria incontra la scuola”. La scrittrice, già ospite della passata edizione con il libro “Il treno dell’ultima notte” Rizzoli, sarà impegnata secondo questo calendario:

 

–                     martedì 04 maggio 2010 alle ore 18,00 incontrerà il pubblico dei suoi lettori al Teatro Vittorio Emanuele. Coordineranno la serata il prof. Dario Tomasello e la prof. M.Antonella Cocchiara; partners della serata: l’Ente Autonomo Regionale “Teatro di Messina”, l’Università di Messina e il Comitato Pari Opportunità;

 

–                     mercoledì 05 maggio 2010 alle ore 10,30 incontrerà gli studenti del Liceo Classico “Manzoni” di Mistretta e dell’Istituto Tecnico Industriale “E. Majorana” di Milazzo presso l’aula magna dell’istituto; al termine dell’incontro, durante il quale verrà presentato il libro “Sulla mafia”, Perrone, 2009 96 p., Eur 9,00 seguirà un faccia a faccia con la scrittrice.

 

La trama

Una madre e suo figlio. Lui, pentito di mafia, è stato ucciso per vendetta. Lei gli porta fiori e un paio di scarpe. “Sono venuta per maledirti”, dice. Eppure non riesce a negargli un gesto ultimo di pietà umana. Dacia Maraini prende le mosse da questa storia immaginaria, ispirata a fatti veri e narrata in forma di monologo, per affrontare il tema della mafia. Mette in gioco la sua esperienza personale, la sua memoria: una Palermo lontana dove si sentiva dire “la mafia non esiste”, i volti degli uomini che l’hanno combattuta; storie grandi e piccole di questi nostri anni, la morte di Falcone e Borsellino, quella di Rita Atria, “siciliana ribelle”; i silenzi colpevoli della società civile, il legame della criminalità con la politica, il grido dei ragazzi di Locri, il dolore di Napoli. Lo sguardo è quello di una testimone partecipe e attenta, che si interroga sui confini tra lecito e illecito, sulle responsabilità civili. “Pochi si rendono conto che questo è un Paese assetato di giustizia. Anche se finge di non crederci, anche se pratica il vezzo del cinismo, anche se per abitudine preferisce allearsi coi più forti, anche se pretende di credere che la furbizia vinca su tutto. Quel poco

o molto di buono che c’è nel Paese ha un bisogno fisiologico, estremo di giustizia. E non di una giustizia astratta, sbandierata, retorica, proclamata e fumosa. Ma di quelle piccole giustizie

Dacia Maraini è senza alcun dubbio una delle personalità della letteratura italiana più note e del panorama contemporaneo e può forse essere considerata la più importante scrittrice italiana degli ultimi anni. La sua attività di scrittrice e di donna è sempre stata caratterizzata dall’impegno civile, soprattutto per i diritti delle donne, ma non solo.

Questo suo nuovo libro, intitolato “Sulla mafia” ed edito da Giulio Perrone editore, è dunque assolutamente in linea con la personalità che la Maraini si è costruita durante la sua lunga carriera intellettuale ed è il suo personale contributo alla lotta contro quella che sicuramente è una delle tare più decisive ed ingombranti che il nostro paese si trascina dietro da sempre, la mafia appunto.

Sulla mafia è un libro il cui scopo è soprattutto quello di incitare all’attenzione, all’impegno sociale, alla partecipazione, perché è solo in questo modo, partecipando alla vita politica e sociale, che si può contrastare questo tumore che da troppo tempo tiene l’Italia legata al palo.