La magistratura pretestuosa

La Magistratura catanese, come un pittbull ossessionato dall’ombra dell’osso, non demorde e trova nuovi motivi per attaccare le ONG. Questa volta lo fa “denunciando” e perseguendo il conferimento illecito di rifiuti speciali, con l’allarme di probabilità di trasmissione di eventuali contagi, ci può stare.
Io per anni ho testimoniato attraverso la mia presenza e il mio obbiettivo agli sbarchi dei migranti e perché no, al conferimento illegale dei rifiuti presenti da bordo.

Partiamo dall’assunto che si, i rifiuti di bordo se sono stati a contatto con persone aventi patologie contagiose (vedi scabbia) andavano trattati come rifiuto speciale.

Ma andiamo alla mia testimonianza; le navi, una volta attraccate alla banchina del porto, issavano la bandiera gialla che segnalava la presenza a bordo dell’ispezione sanitaria, Medici del Ministero della salute, Rappresentanti dell’ OMS e Ispettori della locale ASL espletavano con dovizia il loro compito, solo dopo l’ammainamento della bandiera gialla potevano avere inizio le operazioni di sbarco.

Quindi era chiara ai responsabili la situazione sanitaria a bordo.

Terminata l’operazione di sbarco, dopo una ulteriore visita medica ai casi giudicati bisognosi di approfondite attenzioni, i migranti venivano disposti per i trasferimenti verso le destinazioni assegnate.

A questo punto avveniva l’operazione di conferimento dei rifiuti, spesso in enormi sacchi neri, ove in maniera presumibilmente indifferenziata veniva smaltito di tutto. In anni, non ho mai visto avvicinarsi alla nave un automezzo adibito al conferimento e trasporto di rifiuti speciali. Spesso, invece, i rifiuti scaricati dalle navi venivano “parcheggiati” su un cassone situato qualche metro distante. le suddette operazioni avvenivano alla presenza degli organi ispettivi per la salute pubblica

Ovviamente non ci è dato sapere quale sia la reale entità dell’inchiesta in atto, ma ci piacerebbe immaginare che tutte le responsabilità derivate da questi atteggiamenti fossero attenzionati