La vita in scena in Attounico

MESSINA – I protagonisti c’erano tutti, il pubblico anche, così come l’atmosfera distesa, da vera e propria festa del teatro. “Atto Unico. Scene di Vita. Vite di Scena”, la rassegna teatrale prodotta da QuasiAnonimaProduzioni in programma al Teatro Savio dal 24 novembre al 30 marzo, si è presentata alla città. Con i protagonisti, le compagnie, i registi e i musicisti coinvolti chiamati a raccontare in prima persona, attraverso un intervento, una presentazione, un reading o una vera e propria esibizione, lo spettacolo che porteranno in scena e a mostrare il volto bello, giovane, appassionato del teatro siciliano.

Perché Atto Unico nasce anche per questo: “dimostrare che un teatro di qualità, con un’iniziativa privata, è possibile anche a Messina. Proprio grazie a compagnie di questo territorio – sottolinea il direttore artistico Auretta Sterrantino – artisti di cui altrove leggiamo i nomi sui cartelloni teatrali mentre proprio nella nostra città spesso non trovano spazio”.

Da questa considerazione nasce l’avventura di QuasiAnonimaProduzioni, che oltre alla Sterrantino coinvolge anche Vincenzo Quadarella. Due trentenni per cui l’unica via di fuga possibile da una realtà deludente è mettersi in gioco, rimboccarsi le maniche e provare a cambiare. Partendo dall’arte e della cultura. Tutti insieme.

Uniti, come una sola squadra i protagonisti di Atto Unico hanno presentato il filo conduttore della rassegna. Partendo dal primo spettacolo, in programma domenica 24 novembre alle ore 21.00, sempre al Teatro Savio: “ProTesto” (QuasiAnonimaProduzioni). Una prima assoluta di cui i due attori, Claudia Marini e Lelio Naccari, hanno voluto ricostruire l’atmosfera, con un reading dedicato al concetto di libertà.

L’ironia, il grottesco, le nevrosi dell’uomo moderno al cospetto della medicina sono state al centro, invece, del video di presentazione del secondo spettacolo in programma, in cartellone il I dicembre, “La lunga notte del dott Pennac” (Compagnia DAF – Teatro dell’esatta fantasia). Angelo Campolo, autore, regista e attore, pur impegnato per lavoro lontano da Messina, non ha voluto far mancare il suo contributo e ha regalato a pubblico una “chicca” sulla tragicomica notte al pronto soccorso che porterà in scena.

Torna al reading, invece, la performance di Luca Fiorino, autore e interprete di  “Spunti di Vista”, al Savio il 15 dicembre. Una pièce che intesse parole di artisti, letterati, politici nati e vissuti in tempi diversi i cui scritti si legano in un unicum narrativo che riesce ancora a parlare alla gente dei problemi e delle speranze dell’oggi.

Una chiave di lettura diversa della contemporaneità è quella offerta da Donatella Venuti e dal maestro Arcadio Lombardo, protagonisti il 29 dicembre di “Ritratti (anche le iene sono fotogeniche)” (Teatro di Morman 2). L’autrice, regista e attrice ha presentato al pubblico in una coinvolgente performance con accompagnamento musicale le tre protagoniste dei monologhi che rappresenterà: Clitennestra, l’impiegata dell’ufficio postale, la mamma “6 figli e 15 kg in più”. Tre donne che reagiscono con l’omicidio al mondo che hanno di fronte.

Sempre la violenza, ma abbondantemente condita da paranoia e masochismo voyeristico si impadronisce del palco con la presentazione di “Erostrato”, in scena il 12 gennaio. Alessio Bonaffini, attore e regista dello spettacolo, ha indossato per pochi minuti la maschera del nichilista personaggio sartriano, che tutto teme e tutto odia, in un intenso estratto della pièce che racconta la genesi e l’esito dei progetti omicidi del protagonista.

Pinteriana più che mai, invece, l’interpretazione offerta da Massimo Tuccitto, drammaturgo e regista di Pinter e a capo” (QAproduzioni), spettacolo in scena il 26 gennaio di cui, ad oggi, manca ancora il finale. Sul palco un flash del protagonista, un personaggio strano, sprezzante, moralista, integralista, deciso a rimanere chiuso in casa finché non sarà riuscito a trovare il modo di superare Pinter.

Un viaggio nelle atmosfere di “Conversazioni in Sicilia” ci porta dentro “Il mondo offeso” (Mana Chuma Teatro), pièce in programma il 16 febbraio. A raccontare al pubblico il filo conduttore dello spettacolo è Massimo Barilla, che punta l’accento sull’ossimoro che contraddistingue la rappresentazione: una lunga conversazione in forma monologante, un viaggio fisico e interiore con una dimensione politica, straordinariamente attuale, che filtra in maniera quasi sussurrata nel testo.

Con l’intervento di Giovanni Maria Currò, invece, il pubblico si ritrova nel pieno di un’incursione nel cuore di uno spettacolo in cartellone il 2 marzo e ancora in fase di scrittura: “D.U.E.” (Il Clan degli attori). Un numero ricorrente che torna nella data, nel titolo, negli attori sul palco, immersi nell’atemporalità assoluta del non luogo, del non nome. Un testo di cui l’autore, che regala al pubblico la sua presenza prima di tornare dagli allievi del suo laboratorio teatrale, vuol svelare pochissimo.

A descrivere le atmosfere, i temi portanti e la profondità del testo originale della scrittrice e poetessa siciliana Clelia Lombardo, ci pensano Giannella D’Izzia e Carmelinda Gentile, rispettivamente regista e interprete di “Andromaca”, un monologo doloroso e disperato, ma forte e lucido in programma il 16 marzo. Una rivisitazione del mito che arriva alle radici dell’archetipo femminile, tentando di risvegliare le coscienze, dentro la ricerca di una verità emotiva e di un’interpretazione autentica. A dare un volto e una voce a questa eroina antica e moderna al tempo stesso è Carmelinda Gentile, in un’interpretazione vibrante e appassionata che ha ammutolito la platea.

Infine, per presentare Matrioska” (QAproduzioni), che chiude la rassegna il 30 marzo, sono tornati sul palco Alessio Bonaffini, Claudia Marini e Lelio Naccari che attraverso poesie e brani da cui ha tratto ispirazione l’autrice della drammaturgia, Auretta Sterrantino, hanno offerto uno spunto di riflessione sul vortice di verità inattesa che trascinerà lo spettatore, nel corso della pièce, nel cuore della matrioska.

Una presentazione che è stata una festa, anche grazie alla collaborazione degli studenti dell’istituto “Antonello da Messina”, perfette maschere che hanno offerto i loro sorrisi e accompagnato gli spettatori in sala. Prossimo appuntamento con Atto Unico il 24 novembre per “ProTesto”.

 

Per informazioni:  https://facebook.com/AttoUnicoQA