Nella giornata di ieri, 19 ottobre, l’ingresso del Teatro greco/romano di Taormina è stato sede del sit in, promosso dalla FP della CGIL e condotto dalla sindacalista Rosa Raffa, coordinatrice provinciale FP e dal coordinatore regionale FP Salvatore Musolino.
L’oggetto della protesta è stato il mancato riconoscimento dell’integrazione oraria per i lavoratori ASU (Attività Socialmente Utili), i quali si vedono impegnati per solo 20 ore settimanali e per il conseguente rimuneramento. La richiesta proviene dalla coscienza che i siti culturali siciliani hanno disponibilità di un proprio budget, derivato dall’incasso diretto dei biglietti, questo potrebbe permettere, quindi, un diverso e più soddisfacente trattamento economico per lavoratori già vessati da competenze più grandi di quanto previste e da una insoddisfazione derivante dalla coscienza di non avere mai avuto versamenti a proprio favore delle somme contributive propedeutiche alla pensione.
L’atavica carenza di personale nelle strutture dei BB.CC porta inoltre i lavoratori ASU a assumersi cariche, competenze e responsabilità non prevista da alcun contratto, e che quindi non retribuite.
A fine giornata la delegazione ha avuto modo di rappresentare le proprie rimostranze alla Dott. Tigano, presso il Parco Archeologico di Naxos, la quale si è impegnata a porre richiesta di autorizzazione presso il proprio dipartimento, per verificare l’opportunità di una possibile integrazione.
Fermo restando che comunque la FP della CGIL è impegnata a sostenere i diritti di tutti il lavoratori dei Beni Culturali di Sicilia e ben determinata a condurre la battaglia sino al raggiungimento di quanto richiesto.