Le dive raccontano

Ci sono abiti che hanno fatto, per certi versi, non solo la storia del cinema ma un po’ anche quella della società moderna in generale. Pensiamo ad esempio all’abitino bianco con cui siamo abituati a ricordare Marylin o piuttosto a quello nero indossato dalla diva Audrey Hepburn nel celebre film “Colazione da Tiffany”.

Proprio quell’abitino nero, unito ovviamente allo charme dell’attrice che in quell’occasione lo indossava passeggiando alla fine della quinta strada di New York, a due passi da Central Park e proprio dove insiste la celebre gioielleria, è diventato quello che si dice un’icona stilizzata in numerose copertine e serigrafie. Ebbene quell’icona ha avuto un maestro di eccezione alle sue spalle che prende il nome di Hubert de Givenchy, il padre dell’omonima casa di moda francese i cui  abiti, dipinti e bozzetti sono raccolti all’interno di una mostra che sarà visitabile al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid fino al prossimo 18 gennaio 2015.

Una parte importante della mostra sarà dedicata a quelle che lo stesso Givenchy ha sempre definito le “4 donne più importanti della sua vita”. Parliamo della già citata Audrey Hepburn, ma anche di Jacqueline Kennedy (della quale viene esposto il famoso abito indossato ad un ricevimento ufficiale in Francia dal Generale de Gaulle con al proprio fianco il marito e Presidente John Fitzgerald Kennedy), della Duchessa di Windsor e dell’indimenticata Grace di Monaco.

Quattro icone dell’eleganza ma anche quattro icone di periodi storici sempre attuali nel mondo della moda grazie anche a importanti tendenze, fenomeni musicali e ovviamente attrici e personaggi legati alla politica internazionale.

Non a caso infatti anche i grandi marchi della moda giovane come Diesel o Miss Sixty pescano a piene mani dalle tendenze di quei decenni, e che sempre ad essi i grandi store dedichino sezioni apposite, si veda ad esempio questa sezione di Zalando oppure su altri siti come Beyond Retro, che sono degli store online molto conosciuti d’Europa.

Chi avrà la fortuna di visitare la mostra madrilena potrà almeno per un giorno rivivere i fasti di quei grandiosi anni e del marchio che è stato simbolo di un’epoca in cui star e personaggi della politica  come quelli prima citati hanno scritto allo stesso tempo pagine di cronaca rosa, di costume ed addirittura di storia.