A partire da mercoledì 23 ottobre Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie in collaborazione con l’Upter – Università Popolare di Roma – organizza il corso “Storia delle mafie dalle origini ai giorni nostri”. Dieci lezioni di approfondimento che, grazie al contributo di esperti e giornalisti, ripercorreranno in maniera approfondita la storia delle mafie nel nostro Paese, definendo le origini del fenomeno e inquadrando le differenze tra gli sviluppi delle organizzazioni criminali presenti sul territorio.
L’Upter è una impresa sociale fondata sotto forma di associazione di promozione sociale nel 1987. E’ da tempo una realtà consolidata nel panorama della educazione degli adulti in Italia, per il progetto che ha saputo realizzare e per i risultati che è riuscita a raggiungere. Le trasformazioni che nel corso del tempo hanno interessato l’Upter sono state guidate dall’idea di mettere a frutto le competenze che l’organizzazione è andata acquisendo nel campo del lifelong learning, lo scopo è quello di offrire ai suoi allievi le risposte che si attendono da un’Università popolare, chiamata ad interpretare correttamente i bisogni formativi del presente affinché possano tradursi in un investimento sociale e culturale per il futuro.
Quest’anno l’ateneo compie 26 anni. “Quanti hanno ritrovato una nuova vita frequentandoci? Quanti hanno fatto conoscenza e quanti sono usciti da un lungo letargo grazie all’Upter? Tutto ottenuto grazie all’organizzazione e ai docenti che con abnegazione – si legge nel comunicato -hanno tenuto i corsi e li hanno fatti evolvere a cultura e a progetto”.
“In effetti, basta leggere le oltre 200 pagine della Grande guida, seguire il percorso dei nostri siti internet per rendersi conto che il nostro progetto non è per mantenere una poltrona ma per guardare avanti e costruire nella città una struttura capace di accogliere i cittadini che credono nella cultura.
Roma in quanto grande città e capitale d’Italia ha la possibilità, partendo dalla diffusione dell’Upter, di creare per prima una grande Università popolare, con sedi municipali (una grande sede per ognuno dei 15 municipi), al pari di città come Berlino, Stoccolma, Amsterdam, Monaco, Parigi, Londra”.
“Sappiamo – conclude la nota stampa – che oggigiorno pochi doneranno, che la crisi ci ha reso più avari, ma credetemi il vostro contributo aiuterà l’Upter a dare slancio al progetto, creando una grande e più efficiente Università popolare. Noi non ci rassegnano né alla crisi economica né alla crisi morale! Come recita la nostra ultima comunicazione: Upter. Ora e sempre conoscenza!”