MILANO – La notizia giunge da una Organizzazione non governativa inglese, la Reprieve, molto attiva nella lotta alla pena di morte: sarà l’Italia a produrre uno dei farmaci usati negli Usa per giustiziare i condannati a morte. Per essere esatti, sarà la Hospira Spa, la fabbrica locale della Hospira Usa. Questa società produce da anni un farmaco, il sodio thiopental, che è uno dei tre farmaci che vengono dati a coloro che vengono uccisi con l’iniezione letale ed ha l’effetto di sedare l’individuo, in modo che il veleno lo uccida senza farlo soffrire. Ma negli ultimi tempi la Hospira ha cessato la produzione negli Usa, per problemi con gli operai e ha deciso di trasferirla nel suo stabilimento di Liscate, in provincia di Milano. La cosa è stata fatta nel massimo silenzio, perchè si tratta di una decisione illegale. Infatti esiste una legge europea – la EU Council Regulation 1236/2005 – che vieta l’esportazione dei prodotti “utilizzabili per la pena capitale, la tortura o altri trattamenti crudeli e inumani”. Infatti in Gran Bretagna un’altra società farmaceutica è sotto inchiesta per aver procurato ad un carcere dell’Oklahoma del sodio thiopental, dato che avevano finito le scorte, per uccidere Jeffrey Landrigan. In questo caso anche lo stop imposto dal Tribunale, che aveva affermato che non c’era certezza che questo farmaco avesse gli stessi effetti di quello prodotto dalla Hospira, non era servito che ad ottenere un rinvio dell’esecuzione di 48 ore, dato che il carcere ha proceduto lo stesso. Ora la Reprive chiede allo Stato italiano un provvedimento formale che vieti alla società lombarda di esportare negli Usa l’anestetico, in modo da cercare di fermare o quanto meno rallentare la pena di morte. A dire il vero c’è stata anche la richiesta, espressa con una lettera inviata a Francesco Colantuoni, amministratore delegato di Hospira Spa, di un incontro: “Siamo sicuri che non vorreste facilitare le esecuzioni, e soprattutto non in Italia, ove la lotta contro la pena di morte è particolarmente forte. La vostra ditta può evitare lo scandalo di essere direttamente coinvolta nella pratica barbarica della pena di morte”. Ma è difficile che una succursale possa rifiutarsi di eseguire gli ordini della sede centrale. E l’Hospira è ben pagata per fornire l’anestetico ad un Paese che uccide oltre 50 persone all’anno.