L’Italia trema nuovamente e cade a pezzi.

La nostra penisola è stata sconvolta da una nuova tragedia.

Stavolta scenario di disperazione sono le province di Modena e Ferrara, le quali sono state colpite da due forti sismi giorno 20 e 29 maggio.Eppure la regione emiliana non era dichiarata ad alto rischio sismico, ma dopo questa tragedia la carta sismica dell’ Italia verrà modificata.L’Italia sembra vivere un dejavù di immagini, suoni, paure e incertezze. Le stesse emozioni che due anni fa hanno provato gli abruzzesi quando un sisma di magnitudo 6.3 ha raso al suolo parte del centro storico dell’Aquila e altre città della provincia.All’improvviso ti accorgi di non avere più nulla. Quella casa che con anni di lavoro hai comprato non è più agibile o, addirittura. è soltanto un cumulo di macerie.
Questa purtroppo è la realtà in cui si trovano tantissimi abitanti dell’Emilia Romagna, i quali ormai hanno perso quasi tutto, e come se non bastasse il pericolo sciacallaggio, in questi casi, è imminente. 
“Il 20 maggio, mi sono svegliata alle 4.00 all’improvviso perché ho sentito il mio letto tremare. Stordita dal sonno non mi sono resa conto di ciò che stava succedendo ma successivamente ho realizzato che si trattava del terremoto e ,nonostante la paura, sono scesa per strada con le altre persone del mio palazzo.”
È la testimonianza di Emma, studentessa fuori sede all’Università di Modena  che noi abbiamo intervistato telefonicamente.“Dopo un’ora circa, ho deciso di rientrare nel mio appartamento ma ecco che alle 5.00 c’è stata un’altra violenta scossa.”La domenica  è stata un susseguirsi di scosse, ma comunque lei era riuscita a tranquillizzarsi e prendere la situazione con il sorriso.In settimana invece ci sono state circa 800 scosse, la media di 100 al giorno. Certo si pensava fosse uno sciame sismico legato all’assestamento, eppure non è stato così perché alle 9.00 del mattino del 29 maggio, la terra ha nuovamente tremato e l’intensità  è stata di 5.9 della scala di magnitudo Richter.
Emma ci racconta: “Quella mattina, alle 9.00, stavo per mettermi a studiare quando ho sentito una boato e tutto ha iniziato ad oscillare, da quel momento è iniziata la paura vera e propria.Tra le 9.00 e le 12.00 c’è stata un’altra scossa. Molte persone si sono munite di tenda e stabilite nel parco. Per fortuna il mio appartamento non ha subito danni gravi, soltanto qualche crepa, ma ho preferito lasciare in questo momento casa ed andare a stare da alcuni parenti in un paese vicino Modena, anche se la paura ti rimane addosso. Non andrà via facilmente”.
È sempre difficile mettere su carta le emozioni di coloro i quali stanno vivendo in prima persona il dramma del terremoto, soprattutto se ora l’unico sentimento che si riesce a provare è la paura.Purtroppo ancora la terra emiliana non ha cessato di tremare, e si inizia anche a pensare ad un possibile big one.Intanto in Italia sul web vengono diffuse notizie false su presunti terremoti distruttivi che nei primi di giugno dovrebbero colpire le regioni Calabria e Sicilia. Ovviamente queste sono soltanto bufale messe in giro per fomentare  la “psicosi terremoto”.In questo momento si spera soltanto che l’attività tellurica cessi, così da dare speranza a tutte quelle persone che, purtroppo, stanno vivendo questa terribile tragedia.
Veronica Coniglio