MASOCHISMO E FACCE DI BRONZO DA EXPÒ

Passare “per la tangente” è il caso di dirlo e depredare per sei mesi o più il Meridione d’Italia di una sua autentica eccellenza; questa l’ultima eclatante novità dell’Expò milanese l’idea fortemente caldeggiata  dal duo “Maroni-Sgarbi”.  

Diversi decenni fa un noto viaggiatore tedesco diceva “L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto”…proprio in questo contesto meridionale si trovano due splendide perle, due rare statue bronzee di età greca, che recentemente hanno festeggiato il loro compleanno essendo state ritrovate il 16 Agosto 1972. Questi due uomini di bronzo, vittime inconsapevoli recentemente di una mascherata contemporaneista di pseudo arte, sono contesi come ciliegina sulla torta di  un mega evento che a breve si aprirà sul palcoscenico italiano che è L’Expò. Quest’ultima già nella sua fase gestazionale ha mostrato un aspetto made in Italy che è quello della corruzione,  una fetta oscura di mercato, il prodotto più genuino, cha meglio regge alla crisi e si continua a produrre a propulsione.

Es anche  se, come ha dichiarato il Presidente del Consiglio  Renzi a proposito dei fatti Expò  “L’Italia è molto più grande delle nostre paure, è molto più bella delle nostre preoccupazioni” certi andazzi è bene che preoccupino e mettano freno a certe miopie se si vuole realmente e culturalmente cambiare marcia e mostrare un paese in reale cambiamento.

L’Expò si svolgerà a Milano, quindi geograficamente e secondo vecchie consuetudini l’ombelico attrattore d’Italia anche in questo caso si concentrerà sul lembo progredito, modaiolo  ed industrializzato che sta più a settentrione del Bel Paese.

Ebbene, secondo i gestori dell’Expò sarebbe bene, non si capisce secondo quale logica, che i Bronzi che solo di recente sono tornati fruibili nella loro sede del Museo archeologico della Magna Grecia di Reggio Calabria come Beni di fatto inamovibili ed identitari della collezione, dovrebbero prendere sarebbero pronti a prendere il primo aereo per Milano. La notizia ha allarmato ed ha fatto tuonare di stizza e scetticismo la loro restauratrice la quale ha ribadito con forza che i due guerrieri hanno “ferite” che non rendono auspicabili stress da viaggio; sulla stessa linea la  soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria Simonetta Bonomi, che esprime perplessità in merito a problemi che potrebbero verificarsi  durante il trasporto.  In mezzo a questo dissenso a parte la proposta che mi appare priva di senso di far arrivare delle copie dei due Bronzi all’Expò spunta, nel paese dove l’experire è diventata una insopprimibile pruderie, un pool di esperti esterni al Ministero dimostrando di quanta scarsa considerazione godano gli organi e le personalità ufficiali predisposte alla tutela.

Tanto premesso si osserva quanto segue: L’Expò dovrebbe essere un’occasione italiana e non la “festa” di una porzione d’Italia dovrebbe essere un’energia economica e produttiva propulsiva e di vitalità per tutto il paese che dovrebbe riuscire a trovare occasioni concrete di fare rete.

La valorizzazione del bene la sua tutela e la promozione di ogni singolo territorio con le sue eccellenze e le sue risorse dovrebbe essere il dictat di ogni sano sviluppo e di eventi come l’Expò che dovrebbero rimettere in moto il dinamismo dell’Italia. Far svernare i tanti fruitori della kermesse milanese in quel lembo di terra che vuole fortemente diventare in un prossimo futuro “Stretto patrimonio dell’Unesco” con una capatina anche nella città dello Stretto a sbirciare la passione sanguigna e lirica dei due Caravaggio potrebbe essere un’ottima e stuzzicante esperienza d’illuminazione culturale.

Abbiamo aperto l’articolo con l’idea del viaggio in Italia di Johan Wolfgang Goethe e mi piace chiudere proprio per allontanare l’ombra di un possibile discorso campanilistico con le parole dell’architetto milanese Stefano Boeri che cogliendo l’aspetto auspicabilmente centrifugo e non centripeto dell’Expò afferma: “Problemi tecnici a parte, trovo più bello che i visitatori partano da Milano per andare a vedere i Bronzi a Reggio. Milano dovrebbe essere non solo la sede di Expo ma anche il volano per un viaggio in Italia“.

Vedremo l’Italia quale immagine di sé saprà mostrare al mondo.

Giuseppe Finocchio