Continua la querelle sulla sponsorizzazione della festa della Vara. Questa volta è stato il consigliere Maurizio Rella a pronunciarsi proponendo di devolvere alla Madonna della Lettera i gettoni di presenza dei consiglieri comunali, degli assessori e del Sindaco Accorinti. Questa scelta potrebbe in qualche modo sostenere le spese dei fuochi che ogni anno vengono fatti. Almeno che la città e la curia non capiscano – sempre secondo Ruella – che sarebbe opportuno fare una festa più sobria, priva di fuochi, nel rispetto delle vittime del terrorismo nel mondo.
In ogni caso, per Rella la sponsorizzazione (ancora incerta) dei fratelli Franza non andrebbe accettata. Così, si solleverebbe “l’intera città dall’obbligo di provare gratitudine nei confronti di chi, da decenni, non fa altro che violarla”. Questa dichiarazione è l’ultima in arrivo rispetto alla questione dell’appoggio economico da parte dell’ingegner Franza, azionista di maggioranza della Caronte&Tourist.
Da giorni, ormai, sembra che la città di Messina e la politica siano in qualche modo sotto scacco, soprattutto da quando lo sponsor privato ha chiesto pubblicamente al Sindaco Accorinti di prendere posizione e distanza dalle affermazioni della consigliera Ivana Risitano, che sollecitava una riflessione più ampia sia sul regolamento sia su un uso più etico delle sponsorizzazioni.
La questione è chiara, anche se non priva di domande: perché il gruppo Franza dovrebbe ricattare la politica se, eventualmente, ad essere sponsorizzata dovrebbe essere la festa tanto cara ai messinesi? Semplice: Caronte Tourist ha ancora il dente avvelenato per la delibera anti-Tir che pone limiti ben precisi alla rada san Francesco. E, ad aggiungersi a questo aspetto, non ha digerito la posizione sull’eticità della sponsorizzazione.
Quello del consigliere Rella non sarà di certo l’ultimo intervento. Da qui a mezzagosto, Messina non sarà esonerata da altre stilettate e dichiarazioni.