Dell’area di libero scambio nel Mediterraneo, cioè del progetto ambizioso ma raggiungibile di eliminare tutte le barriere commerciali e i dazi per assecondare lo sviluppo di una macro regione allargata a 600 milioni di abitanti, si riparlerà entro il 2012. I propositi di pervenire ad accordi precisi entro il 2010 non hanno avuto seguito operativo forse anche per lo scenario che registra, anzitutto, la crescente destabilizzazione della regione mediterranea in tutte le sue aree (Balcani, Medio Oriente, Maghreb) e, a seguire, la ripresa di iniziativa autonoma sia da parte degli Stati della Regione, sia dei movimenti etnici, sociali e religiosi espressione della ripresa vivacità della società civile di queste aree. Fatti che generano tensioni nuove, come dimostra l’irrisolta questione palestinese. Tuttavia si tratta di una sfida da cogliere per l’ Italia e la Sicilia in particolare, date le occasioni di cooperazione che potrebbero svilupparsi a maggior ragione dopo la creazione delle ZLS (zone di libero scambio) capaci di dare una notevole propulsione ai rapporti commerciali . Una sfida a tutto campo, ricomprendendovi relazioni culturali e affermazione dei diritti umani, tutela dell’ambiente, della risorsa pesca, della salvaguardia di coste e territorio.
Se ne è parlato stamattina al Capo Peloro Resort nell’incontro promosso dall’associazione ambientalista Marevivo che ha riunito diverse professionalità per un approfondimento a più voci sulla risorsa Mediterraneo, crocevia economico del più alto interesse per il nostro sistema imprenditoriale con l’l’Italia che si e’ confermata nel 2009 come il primo partner commerciale della regione precedendo Germania e Francia: il nostro Paese punta per un quinto (21%) dell’interscambio commerciale complessivo fra l’Ue e i Paesi dell’area mediterranea. Nel 2008 l’interscambio commerciale Italia-Mediterraneo e’ stato pari a 6,4 miliardi, si comprende bene quindi come il Bacino Mediterraneo diventi prioritario per l’internazionalizzazione delle nostre aziende, un fondamentale motore di crescita.
La convenzione per le relazioni tra i paesi UE e 12 Paesi partner (Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Malta, Marocco, Palestina, Siria, Tunisia, Turchia ) nota anche come “Processo di Barcellona”, perché la città spagnola ospitò nel 1995 l’assemblea che diede vita all’intesa, necessita però di un maggior coinvolgimento non solo dei governi ma dei popoli, degli imprenditori, delle associazioni che nei singoli settori di impegno, da quello culturale a quello ambientale possono svolgere un ruolo intanto di sostegno al processo di cambiamento che l’Area di libero scambio inevitabilmente comporterà.
Il tema “Mediterraneo: un’area di risorse” è stato introdotto dal presidente siciliano di Marevivo dott. Mario Cavaleri per sottolineare la valenza straordinaria di una prospettiva euromediterranea e le possibilità di partenariato che può offrire anche attraverso lo sviluppo di una rete si singole iniziative da affiancare a quelle più istituzionali e magari da far precedere per alimentare quell’humus su cui impiantare le nuove politiche. Si è spaziato così dai possibili scambi culturali tra scuole e università delle due sponde (prof. Giovanni Galli, docente di Ingeneria) ; e in tal senso il pro rettore dell’Università prof. Pio Anastasi ha fatto presente che sono in corso dottorati di ricerca per universitari egiziani, proprio nell’ottica di un’integrazione culturale tra diverse tradizioni, nella prospettiva di un dialogo da valorizzare; alla necessità di politiche omogenee sul fronte delle risorse ittiche e della ricerca sulla biodiversità in mare (prof. Puccio Lo Paro, direttore Dipartimento biologia marina e dott. Franco Andaloro dirigente di ricerca Ispra). Ma si è parlato anche di potenzialità di sviluppo nel settore della nautica (ing. Beppe Rodriquez); di opportunità offerte da modelli istituzionali come i progetti Print della Regione (ing. Pietro Mandanici); della valorizzazione dei Beni culturali (arch. Marisa Mercurio). Infine, dell’attrazione che può rappresentare un veicolo promozionale poderoso come il cinema (avv. Anna Mazzaglia). Dibattito esteso a Ordini professionali e rappresentanti istituzionali per iniziative comuni da intraprendere a breve scadenza.
La proiezione di alcuni filmati ha fornito un quadro su alcuni aspetti normativi e di centralità dell’area, con riferimento al traffico marittimo (autostrade del mare); inquinamento ed ecologia; erosione e paesaggio costiero; turismo sostenibile.