A Messina le Pensiline del Tram si riempiono di colori nel segno della Street Art e con la Distrart. Per la Pensilina di Provinciale: il sacco di idee di Orione della giovanissima artista Giorgia Minisi, si racconta che il mitico gigante avrebbe con una striscia di terra diviso i due mari e fondato la città della falce. Due gambe lunghe in movimento che vanno oltre lo spazio e l’immaginazione, ed il gigante che raccoglie all’interno di un sacco una Messina verdeggiante che la Madonnina rende immediatamente percepibile. Per la Pensilina di Villa Dante: Annunciazione e Rinascita, l’Annunciata antonelliana di Stellario Di Blasi, che qualche passante chiama significativamente Gioconda, indossa un manto che si trasforma, d’improvviso, in un vortice azzurro dentro il quale brilla una falce dorata.
Sono queste due delle opere dei 26 artisti selezionati che stanno progressivamente ridisegnando, con 53 pannelli dipinti con temi attinti dall’elenco dei Beni Immateriali elaborato dall’antropologo Sergio Todesco, le pensiline della linea tranviaria di Messina, nell’ambito del progetto Distrart- Distretto d’arte urbana, iniziativa di rigenerazione del tessuto urbano messinese attraverso il linguaggio artistico della Street Art.
L’assessore Tonino Perna così apre la Conferenza stampa di presentazione “ Sono visibilmente contento per un sogno nel cassetto che si è realizzato nel segno della Street Art grazie a questa iniziativa. L’ambito è quello del progetto Ottoeventi che ha visto già i forti animarsi grazie ad una serie di momenti culturali; un intervento di recupero ha riguardato anche Casa Cammarata, ed il primo festival di video mapping presto si terrà a Messina. Con Distrart siamo solo all’inizio, infatti presto si interverrà anche nella zona degli ex Silos Granai per dare un’immagine forte di Messina e del suo rapporto con il mare. Questo processo di rigenerazione dovrebbe anche coinvolgere i quartieri di Camaro e Giostra che già sono stati contattati ”
L’assessore Sebastiano Pino fa un accenno all’intervento previsto nell’area degli ex Silos Granai e Magazzini Generali dove sono previsti graffiti volti a rappresentare la Porta di terra e la Porta di mare.
Enrica Carnazza, responsabile Ufficio Giovani Artisti: “La città ha necessità di colore, contenuti e identità . Un precedente illustre di questo nostro processo risale al 2011, quando investendo in modo creativo la pensilina del tram di fronte a Palazzo Zanca, Stello Quartarone e Antonio Giocondo hanno realizzato due pannelli che verranno mantenuti e dagli stessi ritoccati.” I due artisti sorridendo si compiacciono di un’operazione che si può fare liberamente oggi “ allora pur avendo l’autorizzazione rischiammo una denuncia”. Il prof. Pier Luca Marzo delinea il senso: “ Distrart ha avuto tre mesi di gestazione, si tratta della composizione di un lungo tracciato della memoria, di un mosaico artistico estremamente politico, ma nel senso greco del concetto di arte e della sua utilità. Risarcire è ritrovare un Genius loci, reciso anche dalla costruzione del tram in una città che oggi di fatto è separata dal mare da una serie di barriere che ne limitano l’accesso. Ma di fatto Il tram, anche grazie alla Street Art, non viene più letto come ferita ma come termine di contatto con la storia della città”.
Elena Bonaccorsi della Commissione Distrart dice di essere contenta di poter intervenire per la città e parla di una proficua possibilità di collaborazione e di una possibilità di risveglio. Il nostro obiettivo è di allargare il distretto, ed un punto nevralgico sarà proprio via Alessio Valore, l’area dell’ex Casa del Portuale e degli edifici limitrofi, che già mostrano opere di Street Art lasciate in modo spontaneo da artisti del calibro di Blu, Emma Jones e Desx ;presto inviteremo artisti internazionali che attraverso il flusso del colore ci racconteranno il loro concetto di Messina come porta del mare”.
Alla fine del progetto saliremo tutti sul tram del desiderio afferma Perna per una passeggiata mattutina lungo questa narrazione artistica legata ai miti ed alle tradizioni della città, riletti in chiave contemporanea