Milo Manara e le donne nel tempo del covid19

“Essere impersonata da un disegno di Manara. Grazie Maestro, è un onore per la mia categoria, invisibile da sempre, ma presente più che mai in situazioni come questa”.

Luciana, addetta alle pulizie.

È uno degli oltre 1500 commenti pubblicati in calce agli omaggi alle lavoratrici in emergenza Covid che @MiloManara sta pubblicando sulla sua pagina facebook.

Commenti che andrebbero letti perché dicono molto della nostra società e delle professioni ritratte, delle persone, di come stanno vivendo il lavoro in questi giorni: paura, spavento, orgoglio, sacrificio. Ma soprattutto, bisogno di quel riconoscimento sociale così avaro nei confronti di chi lavora per vivere.

Scrive infatti Stefania “Grazie mille per aver reso omaggio al nostro settore, invisibile ,spesso non considerato ,ma dignitoso e essenziale”.

Un concetto che spiega bene Agostino: “Lavoro in un ospedale della regione Veneto, nella provincia di Venezia. In questi giorni vedo le “signore delle pulizie” come le chiamiamo, che con nessuna visibilità ma grande impegno, sono in trincea. Spesso con pochi sistemi di protezione, con delle tute che non le fanno respirare, rosse in viso, con i loro strumenti di lavoro semplici ma indispensabili ad arginare il contagio. Salvando noi ed i pazienti”. E Tiziana ricorda “…un operatore delle pulizie si porta a casa poco più di 5 euro l’ora…fate voi”.

“Anche gli OSS sono figure dimenticate. Anche se sono a stretto contatto con il paziente per igiene, letto, alimentazione e sostegno psicologico. Noi OSS domiciliari ancora più dimenticate e sottopagate. Ma con il cuore andiamo avanti e mettiamo il bene dei più deboli ed indifesi prima dei nostri timori”, scrive Giada.

Vanna che fa la commessa in un supermercato scrive “Grazie di cuore. Abbiamo bisogno del vostro sostegno morale”.

E Jonathan “Consegnare pizze è un lavoro duro e pericoloso, ma pur di rendere felici le persone sole e isolate, son disposto a rischiare!”.

Manara ritraendoli ha attribuito valore a ognuno di loro ma la chiosa più chiara è quella di Massimiliano:

“Ci voleva il Covid per capire che ognuno di noi è importante nella società?”