Moto VS dissesto, vince l’illegalità

Pista di moto cross visibile da google maps

Siamo sulle colline che collegano Santo Stefano Briga a
Pezzolo, il panorama mozzafiato ti spinge a perdere il tuo sguardo in un infinito
di  colori e sfumature, ma tutto si
ferma, allorquando la grande macchia verde data dagli ulivi si interrompe per
una brutta macchia di terra spoglia. Resto a guardare quella parte brulla senza
però comprendere bene cosa sia; uno sbancamento forse per accogliere l’ennesima
costruzione abusiva.

Mi collego a google maps nella speranza di “vedere di più”.

Quello che appare è molto più vasto di quanto, da qui, l’occhio
riesca a percepire.

Si nota un grande spiazzo e una tortuosa stradina,
assolutamente incomprensibile, si comprende solo che la collina è stata
violentata, indebolita, resa passibile di smottamenti e frane che potrebbero verosimilmente
concretizzarsi alle prime copiose piogge, che in questi luoghi, come dimostrano
le statistiche e i recenti fatti, sono frequenti.

 Sotto questo sfregio
all’ambiente insistono diverse abitazione sulle quali una possibile frana
potrebbe generare persino vittime, il tutto favorito dalla naturale morfologia
dei terreni, infatti insiste un “canalone” che potrebbe condurre il fango su
molte case.

Decido quindi di informarmi, domandando informazione agli
abitanti limitrofi.

In riferimento alla SS114 siamo quasi in asse con il
cavalcavia che induce alla strada per San Placido / Pezzolo.

Dalle risposte alla mie domande risulta essere una “pista da
moto cross, privata”, provo a comprendere chi siano i “privati” in oggetto ma
il silenzio si fa muro”, l’unica informazione che ne ricavo è che la “pista” è
stata realizzata poco più di due anni fa e che viene utilizzata per gare,
soprattutto la domenica. Pare che sia stata fatta anche una segnalazione alla
Forestale ma senza risultato alcuno, tant’è che nei fine settimana la pista è
sufficientemente frequentata.

Non ci è dato sapere se gli accessi alla pista avvengano
dietro pagamento né ci è dato conoscere le eventuali “concessioni” e
autorizzazione per la realizzazione dello sbancamento.

Certo è che il terreno in questione rappresenta un evidente
pericolo per l’incolumità di tanti