MOVIDA MESSINESE – PROBLEMI E “SOLUZIONI”

Abusivismo commerciale, tassa di occupazione suolo, disturbo della quiete pubblica, vandalismo, sicurezza, crisi. Di questo, e di molto altro, si è parlato durante la seduta organizzata il 7 ottobre a piazza Lepanto, centro storico di Messina, all’interno dei locali de “La Piazzetta”. Consiglieri comunali, assessori, esponenti della Confesercenti, dell’ ARCES e di altre associazioni, insieme con alcuni cittadini e piccoli imprenditori, riuniti per discutere insieme le problematiche relative alla movida messinese. Una seduta aperta al dibattito, sia di chi lavora con il commercio e il turismo, che di quanti vivono “subendo” le conseguenze di queste attività. A moderare gli interventi, Francesco Palano Quero, presidente della IV circoscrizione.

“Il costruire un tavolo comune tra addetti ai lavori, amministrazione pubblica e cittadini, è una necessità. Lo scopo è quello di discutere insieme, per trovare soluzioni comuni e tracciare delle linee guida che permettano a tutti di poter vivere e lavorare serenamente” ha affermato ad apertura della seduta l’avv. Di Mario, presidente dell’ ARCES e imprenditore. “I locali di Messina non rappresentano il mondo della perdizione. Sono invece delle strutture che vogliono risollevare una città che si dichiara a vocazione turistica, nel pieno rispetto delle regole e del prossimo. Per farlo, è necessaria una condotta che rispetti tutti, commercianti e residenti” ha continuato Di Mario, sottolineando problemi quali la tassa di occupazione suolo, che dal 2012 è aumentata del 300%, divenendo la più alta di Italia. Secondo quanto poi affermato dall’ ass. Patrizia Panarello, è prevista una rateizzazione per il pagamento degli arretrati della suddetta tassa, il cui aumento è stato comunicato ai proprietari di attività commerciali soltanto nel 2014. Inoltre, ha assicurato l’assessore, è in atto una proposta di modifica del regolamento COSAP che ne dovrebbe prevedere un abbassamento. Il tutto però, è ancora in attesa di approvazione da parte del Consiglio Comunale. “Si colpiscono solo i commercianti onesti che hanno dichiarato in passato l’occupazione del suolo, o coloro che hanno contratti a lungo termine per l’autorizzazione all’impianto di strutture esterne” ha dichiarato il consigliere comunale Daniele Zuccarello. “Non ci si rende conto del fatto che questo aumento non ha garantito maggiori entrate. Al contrario, gli onesti commercianti che prima pagavano, hanno ridotto gli spazi occupati, se non vi hanno rinunciato o hanno direttamente chiuso bottega” ha concluso Quero. “Senza considerare quanti, non pagando, hanno, come dire, le spalle coperte”, ha aggiunto qualcuno. Da qui le riflessioni di molti in merito al dilagante abusivismo. Una frenetica corsa per accaparrarsi il metro quadro tra lo scivolo per disabili e il semaforo, utile per collocare alla buona un tavolino e quattro sedie, magari di design moderno, di plastica o alluminio, tra un cesto dei rifiuti e un cartellone pubblicitario, in “perfetta” armonia con il centro storico.

Si è poi passati a parlare di vandalismo, quiete pubblica e inquinamento urbano. L’intervento di molti cittadini, residenti nel centro storico, ha evidenziato come musica a tutto volume, circolazione di vetture in aree “teoricamente” chiuse al traffico, rumori continui, presenza di ubriachi e vandali, tappeti di bottiglie in tutte le vie del centro, rendano impossibile vivere serenamente. Sottolineando come non sia tutta colpa delle attività commerciali, ma come molto sia dovuto alla mancanza di educazione civica e rispetto per il prossimo, il dialogo ha condotto verso  più proposte: in primo luogo, un programma di regole che garantisca maggiore rispetto da parte dei gestori e più tolleranza dei residenti. Interessante la proposta del “reso della bottiglia”: per ovviare alla presenza di tappeti di vetro, il commerciante fa pagare al cliente una cifra ‘x’ per avere la bevanda in vetro, restituendo poi la somma alla restituzione della bottiglia vuota. In questo modo si risolverebbe, in parte, l’indecoroso problema. Per la viabilità si è proposta l’isola pedonale allargata, che coinvolga l’area da corso Cavour a via Garibaldi. Più delicato il discorso sulla vigilanza delle strade, che garantirebbe meno vandalismo, più pulizia e maggiore sicurezza. Le proposte più ascoltate vedevano un maggiore coinvolgimento dei vigili urbani, l’istituzione della figura del poliziotto di quartiere (sarebbe meglio “i” poliziotti di quartiere) o il riutilizzo delle “squadre decoro”.

Tante proposte e tanto entusiasmo, ma anche una rassegnazione dilagante. Riflessioni su inciviltà e corruzione. Ebbene sì, ancora corruzione, proprio in quegli ambienti luogo di riposo, relax e divertimento spensierato. La considerazione che sia doveroso, ancora, parlare della necessità di ordine e controllo, dà la sensazione di essere tornati indietro, o di non essere mai andati avanti.

Gaia Stella Trischitta