Agli storici di certo non scappa di memoria il bombardamento di Napoli della seconda guerra mondiale, c’è chi invece lo studia e lo ricorda con la poesia.
“Sott’ ‘e bbombe” è infatti un evento che si terrà a Napoli dal 10 al 17 settembre a Palazzo Caracciolo d’Oppido. Il palco vedrà intervallarsi poetesse che leggeranno poesie col preciso intento di ricordare il periodo della seconda guerra mondiale in cui Napoli fu la città italiana più bombardata contando ben 25.000 morti e più di 250.000 abitazioni distrutte.
In questi tempi in cui tutto sembra passare con noncuranza, nessuno pensa più alla memoria cittadina, tanto possiamo sempre e comunque trovare “lumi” su internet o su qualche enciclopedia. Questa iniziativa curata dall’associazione culturale Agorà, vuole non solo fare in modo che la memoria viva, formando le nuove generazioni in modo tale da poter diventare persone e cittadini degni del loro compito sociale, ma anche insegnare che la violenza va combattuta e soprattutto riconosciuta in tutte le sue forme.
Durante gli incontri poetici si ascolteranno poesie lette da venti poetesse “contro la guerra e ogni forma di violenza” proprio come si legge nella locandina.
Di seguito il programma:
Mercoledì 10 settembre: Cinzia Caputo, Floriana Coppola, Federica Giordano, Angela Schiavone, Viola Amarelli, Agi Berta;
Giovedì 11 settembre: Liliana Arena,Marcella Testa, Giustina Coppola, Carmen Gallo, Rita Pacilio, Anna Maria Pugliese;
Martedì 16 settembre: Paola Nasti, Ketti Martino, Enza Silvestrini, Vera D’Atri, Lory Nugnes, Elena Varriale;
Mercoledì 17 settembre: Lisa Davide, Paola D’Agnese, Arianna Sacerdoti, Arianna Pastena, Federica Russo.
L’importanza delle forme d’arte non è data solo da questioni meramente economiche (si presume infatti che gli artisti se considerati tali, possano fare della loro arte un vero e proprio lavoro), ogni forma d’arte deve essere considerata anche e soprattutto per il suo scopo sociale: l’artista dipinge, scrive, suona, produce arte ogni qualvolta “subisce” delle emozioni dalla nostra società che, indirettamente e per forza di cose, influisce e influenza ogni nostro comportamento, pensiero o stile di vita.
Ecco perché l’arte non deve essere considerata solo come passatempo perché non si ha di meglio da fare, l’arte deve essere invece considerata come sentinella incorrompibile sempre attenta ai problemi, e anche ai pregi, del nostro tempo.
Invito quindi chi sarà di passaggio a Napoli ad avvicinarsi a Palazzo Caracciolo d’Oppido e ascoltare le poetesse nei loro versi, potreste correre il rischio di passare dei bei momenti, in caso contrario avrete comunque capito da cosa stare alla larga. In entrambi i casi qualcosa di utile.