14 Ottobre 2017, Messina . Un cospicuo numero di realtà sociali, associazioni e sigle sindacali si uniscono per dar vita anche a Messina alla Rete dei Numeri Pari, che si pone lo scopo di combattere la Povertà e le Disuguaglianze sempre esistite ma diventate un problema sempre più sentito e sempre più drammatico a partire da 5 anni fa, quando il Parlamento italiano votò per la modifica dell’articolo 81 della Costituzione che ha inserito il principio del Pareggio di Bilancio e quindi le politiche di Austerity . Queste politiche invece che a fronteggiare la Crisi economica sono servite ad accrescerla e ad aumentare il numero dei poveri .
La Rete Numeri Pari è una realtà nazionale che unisce diverse comunità ed organizzazioni sociali e sindacali nei diversi “ nodi ”, cioè nelle varie città d’Italia dove si è deciso di intraprendere un percorso che mira a realizzare forme di mutualismo e di sostegno ai più poveri e bisognosi attraverso azioni concrete, come ad esempio l’istituzione di mense, di laboratori e corsi gratuiti per l’apprendimento di mestieri, di doposcuola gratuiti e anche corsi di italiano per gli stranieri. La Rete fu promossa inizialmente da Libera e Gruppo Abele di Don Luigi Ciotti e dagli studenti e le studentesse di Rete della Conoscenza, per poi allargarsi sempre più .
Ieri si è finalmente formato il “ nodo ” di Messina, con la partecipazione alla giornata nazionale ” Ad Alta Voce ” indetta dalla Rete che ha avuto il suo centro nella manifestazione di Roma in Piazza San Giovanni Bosco . Messina ha anche avuto la possibilità di collegarsi a Roma nel momento del discorso di Don Ciotti, attraverso la diretta Facebook proiettata su un maxischermo . Il tutto svoltosi in una Piazza del Popolo ( Piazza Lo Sardo ) incuriosita e destata dal suo tipico torpore messinese , con la presenza gioiosa dei bambini a cui è stato dedicato un momento di apertura con la lettura di favole e racconti e di pittura, e con il coinvolgimento dei genitori . La conclusione si è avuta invece in serata, a partire dalle 20:30, con la distribuzione a tutti i presenti di “ pane cunzatu ”, pane condito con olio e nduja calabrese, accompagnata dalla musica folkloristica di “Sicilia e Dintorni” .
Il punto di massimo interesse è stato sicuramente quello delle “ Testimonianze della Crisi ” . Hanno raccontato le loro esperienze persone che ne hanno dovuto affrontarne in faccia la dura realtà . Come ha detto Olga Nassis rappresentante della Comunità Ellenica di Messina “ non si è voluto dare spazio ai soliti politici ma a persone comuni che la Crisi l’hanno subita ”. Qualcuna di queste è stata estremamente positiva e portatrice di ottimismo, come quella dei 15 operai del Birrificio Messina, che da disoccupati hanno deciso di prendere in mano le redini dell’azienda fallita,rilanciandola investendo il loro trattamento di fine rapporto e trasformandola in una delle più importanti realtà imprenditoriali della nostra città . O quella dei ragazzi di Studenti Indipendenti che lottano per il Diritto allo Studio e mettono in luce le carenze del sistema universitario, colpito dai tagli all’istruzione di centrodestra e centrosinistra . Drammatiche però le esperienze di Alessandro Esposito, un inquilino sfrattato a seguito di un contenzioso giuridico, rimasto senza lavoro e senza mezzi di sostentamento, aiutato dall’Unione Inquilini nel silenzio delle Istituzioni e di chi ne aveva il dovere . Quella di Giuseppe Calarese, affidato ai servizi sociali per il difficile percorso di reinserimento nella società, con problemi di gestione della rabbia, aiutato molto in questo dalla Lelat ( Lega per la Lotta all’Aids e alle Tossicodipendenze ) . Calarese denuncia lo stato di totale abbandono e la mancanza di possibilità lavorative per chi è nella sua condizione .
Al nodo di Messina aderiscono come fondatori : Anymore Onlus, Banca del Tempo Zancle Solidale, Cambiamo Messina dal Basso, CIRS Onlus, Comitato Lenzuoli 27 settembre, Comunità Ellenica dello Stretto, FIOM CGIL Messina, FLC CGIL Messina, Fondazione Antimafia “Carmelo Battaglia”, Il Giglio Associazione – Gigliopoli, I Siciliani Giovani, Legambiente Messina, Lelat, Libertà e Giustizia Messina, LINK Studenti Indipendenti Messina, Movimento Spontaneo Lavoratori Servizi Sociali, Padre Giovanni Calcara, Parrocchia Santa Maria del Graffeo, Piccola Comunità Nuovi Orizzonti, Presidio “Nino e Ida Agostino”- Libera a Messina, Prisma Associazione – Barcellona P.G., Rap Messina, Rete Cibo Condiviso, SAE Messina, Sindacato L.L.P sezione di Messina , Terreforti, Ufficio Diocesano per i problemi sociali ed il Lavoro, Una famiglia per amico, Unione Inquilini Messina, Zaleuco Associazione .
Adesso si spera che come negli esempi di Portogallo, Spagna, Grecia anche qui si crei una realtà sociale dal basso che riesca a stare vicino a chi è in difficoltà e scardinare da dentro quei meccanismi dell’Austerità a cui sembra non esserci soluzione, attirando l’attenzione delle Istituzioni e della Politica, lungamente assenti e in silenzio su questi temi .
Michele Bruno