Tre bombe a mano modello di fabbricazione jugoslava, perfettamente funzionanti e contenenti ognuna 33 grammi di esplosivo e centinaia di sfere in acciaio, tre pistole, una clandestina e due rubate rispettivamente 5 e 6 anni fa nel piacentino e nel pinerolese, una settantina di munizioni e 1 petardo di categoria 4.
Sono l’arsenale posseduto da un operaio italiano di 42 anni, residente nell’hinterland torinese.
L’intero armamento è stato ritrovato dai Carabinieri di Leinì, coadiuvati dal nucleo operativo di Veneria e dagli artificieri del Comando Provinciale di Torino, nella cesta della biancheria sporca riposta in camera da letto e in un intercapedine appositamente creata sotto il lavello di casa. La perquisizione, che rientra nell’intensificazione dei servizi preventivi disposta su tutto il territorio dal comandante provinciale dei carabinieri di Torino per contrastare ogni forma di illegalità, ha consentito anche di sequestrare un panetto di hashish di 90 grammi.
L’uomo, arrestato e tradotto al carcere di Ivrea, dovrà ora rispondere di ricettazione, detenzione illegale di armi da sparo comuni e da guerra, nonché di detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Le bombe a mano sono state disinnescate e poste in sicurezza, mentre le pistole saranno inviate al Ris dell’Arma per verificare se siano state eventualmente utilizzate per commettere delitti
Le indagini dei carabinieri proseguono per accertare la provenienza di quanto sequestrato e ricostruire la rete di collegamenti dell’arrestato