Nave Anteo, visitabile a Messina

Nave Anteo, Unità alle dipendenza del Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei”, il 14 giugno giungerà nel porto di Messina per iniziare una campagna navale che la porterà durante l’estate nei porti di Ancona, Salerno e Civitavecchia per condurre ulteriori importanti operazioni subacquee a favore di alcuni Dicasteri ed Enti pubblici rafforzando così gli aspetti dual use che caratterizzano le Unità Navali della Marina Militare.

In particolare a Messina verranno effettuate alcune immersioni a 60 metri sul relitto di Nave Groppo, affondato in porto durante la 2a guerra mondiale ed ispezionato più volte deagli uomini di Comsubin, per verificarne lo stato di conservazione.

Nel corso dell’anno l’Anteo, supportato dai Palombari del Gruppo Operativo Subacquei, è intervenuto a Savona per bonificare due relitti carichi di residuati bellici inesplosi, a Gaeta per ispezionare a 60 metri di profondità il relitto del peschereccio Rosinella alla ricerca dell’ultimo disperso ed è stato impiegato nelle operazioni di recupero del relitto affondato al largo della Libia nell’aprile del 2015.

Nave Anteo sarà ormeggiata presso il porto militare e sarà disponibile alle visite a bordo da parte della popolazione nei giorni 15 e 16 dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.30. 

 

Nave Anteo, consegnata alla Marina Militare il 31 luglio 1980, è la terza Unità che porta il nome di un’invincibile gigante della mitologia greca, figlio di Nettuno e della Terra.

 

Dotata delle più moderne apparecchiature per l’immersione profonda, l’Anteo è in grado di condurre complesse operazioni subacquee per portare soccorso al personale dei sommergibili non più in grado di riemergere oppure per effettuare qualsiasi altro intervento subacqueo a favore della collettività.

 

Le attrezzature speciali imbarcate sull’Unità sono le seguenti:

 

–       L’SRV 300 (Submerine Rescue Vehicle), un minisottomarino utilizzato nelle operazioni di soccorso a sommergibili che ha la capacità di evacquare fino a 12 membri dell’equipaggio per ogni discesa.  Impiegabile fino alla profondità di 300 metri, è inoltre dotato di due bracci manipolatori, sonar e sistemi d’illuminazione che gli consentono ulteriori capacità nell’ambito della ricerca e dell’ispezione subacquea.

 

–       Lo scafandro rigido articolato ADS (Atmospheric Diving System), simile ad una futuristica armatura subacquea dotata di propri propulsori, consente al palombaro al proprio interno di raggiungere la profondità di 300 metri senza essere sottoposto agli effetti della pressione idrostatica.   

 

–       La campana McCANN, un altro sistema di soccorso sommergibili, una specie di “ascensore” subacqueo che permette di effettuarne il salvataggio dei membri dell’equipaggio fino alla quota di 120 metri.

 

–       L’Impianto Integrato per Immersioni Profonde che, attraverso le tecniche della saturazione e dell’intervento, permette di effettuare immersioni fino alla profondità di 250 metri mediante una camera di decompressione subacquea che si collega a due “habitat” nei quali gli operatori vivono per diversi giorni.