L’ex comandante della caserma dei carabinieri di Rosarno, il maresciallo Alfonso Frisina, e’ indagato dalla Dda di Reggio Calabria per favoreggiamento aggravato dall’art 7 per avere favorito la cosca di ‘ndrangheta Pesce di Rosarno. Il sottufficiale lo ha scoperto oggi, durante il processo ai presunti boss e gregari della cosca, chiamato a testimoniare dalla difesa dell’ex carabiniere Carmelo Luciano, imputato nel processo per concorso esterno in associazione mafiosa. Prima che il maresciallo iniziasse a parlare, il pm della Dda reggina, Alessandra Cerreti, si e’ alzata ed ha comunicato al tribunale che il militare e’ indagato. Dopo la nomina di un difensore d’ufficio, Frisina, comandante della caserma di Rosarno sino al ’99 e poi in servizio a Gioia Tauro, ha deciso di rispondere alle domande. Nel corso dell’interrogatorio, rispondendo alle domande del pm, e’ emerso che uno dei figli del maresciallo ha lavorato sino a due anni fa, prima di essere posto in cassa integrazione, alle dipendenze di una societa’ di trasporto merce che secondo l’accusa e’ da sempre in mano ai Pesce, mentre l’altro figlio lavora in un’altra societa’ sequestrata dalla magistratura perche’ ritenuta, di fatto, di proprieta’ di un’altra cosca
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