“ prima ti ignorano, poi ti deridono,
poi ti combattono, poi vinci “
diceva il Mahatma Ghandi.
Il nostro amico Mimmo Lucano , sindaco di Riace ( rc) ha già vinto la sua battaglia non quando è stato annoverato fra le 50 personalità più influenti del mondo o quando gli ha scritto Papa Francesco; ma quando , contro tutto e tutti , ha iniziato a trasformare un piccolo paese dell’ Aspromonte dissanguato dalla povertà e dall’esito dei suoi abitanti alla ricerca di un futuro migliore in un modello di accoglienza e integrazione dei migranti e dei profughi studiato e ammirato in tutto il mondo Nell’Italia fortezza vagheggiata dai populisti come Grillo e Salvini però queste cose non sono più di” moda “.
Una politica dell’accoglienza fatta di piccoli gesti concreti , che non crea ghetti ma ridà vita alle comunità locali finisce per cozzare contro i forti e visibili interessi di chi fa affari e si arricchisce con il fiume di denaro della cosiddetta accoglienza “ ufficiale “ o di chi sfrutta i migranti come forza lavoro docile e a costo infimo . Per questo, secondo noi, persone limpide come Mimmo Lucano prima si tenta di infangarle e poi , se non si piegano , si prova a mettere loro paura, per esempio vandalizzando i locali dove il prossimo 30 dicembre il sindaco di Riace avrebbe dovuto tenere l’ assemblea pubblica per respingere insieme alla sua gente la colata di fango che hanno tentato di gettargli addosso.
Cambiamo Messina dal Basso si stringe attorno al suo compagno Mimmo Lucano e invita tutte e tutti a sostenerlo quando sarà ospite di un’iniziativa organizzata a Messina il prossimo 27 dicembre e poi a Riace il 30. . Potete provare a recidere dei fiori, ma non fermerete la primavera .
Non ve lo lasceremo fare.