Montecatini entra nel nuovo anno con due nuove intitolazioni femminili. Due spazi verdi sono stati dedicati a due donne prestigiose: a Margherita Hack un giardino in via Friuli, a Marie Sklodowska Curie un giardino in via Berghinz, proprio davanti allo Stadio.
Sono state frutto di un referendum popolare che ha visto coinvolti i cittadini ma l’Amministrazione ha promesso che seguiranno altre dediche femminili: a Rita Levi Montalcini e alle Mescitrici, figura professionale tipica della cittadina termale per quasi un secolo.
La cerimonia è stata preceduta dal coinvolgimento degli alunni delle due scuole primarie adiacenti alle aree, la “De Amicis” e la “Don Facibeni”. Nel ruolo di referente pistoiese di Toponomastica femminile, nei giorni precedenti ho incontrato i bambini e i loro insegnanti insieme alla presidente della Commissione Pari Opportunità, Siliana Biagini. Con loro si è parlato di toponomastica e odonomastica, attraverso cartelli stradali ben fatti, chiari ed esaurienti e altri imprecisi e generici, con il supporto alcuni dati generali e altri legati al territorio; tutti insieme abbiamo dialogato sulla “parità di genere” e sulla necessità di usare -partendo proprio dai piccoli- un linguaggio non discriminante. Le insegnanti, poi, li hanno guidati in un vero e proprio percorso didattico che ha mostrato i suoi frutti al momento della festa, ma che certamente proseguirà nella normale attività scolastica.
La cerimonia si è svolta in due fasi e in due luoghi: prima in via Berghinz, poi in via Friuli, alla presenza dell’onorevole Edoardo Fanucci, del vice sindaco Ennio Rucco, della consigliera Siliana Biagini; naturalmente non potevo mancare, nel ruolo ufficiale di referente provinciale di Toponomastica femminile.
È stata una vera festa: i bambini della scuola Don Facibeni si sono esibiti in canti, fra cui “Figli delle stelle” dedicato alla grande astrofisica fiorentina e un divertente rifacimento di “Mamma Maria” in onore della Nobel polacca; hanno poi mostrato al pubblico presente una serie di cartelloni che raccontavano in sintesi la vita e le attività delle due scienziate. Dopo la scopertura della targa – bella, completa e ben leggibile- le autorità, i fotografi, i giornalisti si sono spostati nella zona sud di Montecatini, nei pressi della scuola De Amicis, in via Friuli. Qui i bambini hanno cantato l’Inno di Mameli e poi hanno intonato una bella canzone di Dario Baldan Bembo ,“Voci di città”, per evidenziare come la città abbia tanti suoni, ma anche tanti spazi da valorizzare; in quel momento i cittadini (e soprattutto i bambini) si stavano riappropriando di un grande prato circondato da alberi e panchine, non più anonimo, in un’area densamente abitata.
Davvero una manifestazione gioiosa e spontanea, come sempre quando sono coinvolti i bambini; un bell’esempio per le Amministrazioni a dimostrazione che, con un po’ di buona volontà e un piccolo sforzo, le intitolazioni al femminile sono più che possibili; la prova concreta che individuare uno slargo, un giardino, una rotatoria, un parcheggio senza nome è facilissimo: attribuire loro un nome vuol dire dare nuova vita e far acquistare una identità.