P.P.I Pediatrico del Distretto di Lipari continuera’ il suo servizio

Intervista: A Saverio Merlino “Una proroga non ci basta! Questa sarà anche l’occasione per riprendere il discorso sul punto nascite. Questa è una battaglia di civiltà e di diritti!”

Dopo la chiusura del punto nascite, si era preannunciata la chiusura del punto di primo intervento pediatrico dedicato a bambini e adolescenti da 0 a 14 anni, aperto il 1 maggio 2013. Secondo l’Asp di Messina le 629 prestazioni dal 1 gennaio al 31 dicembre 2014 e le 513 solo nei primi 6 mesi del 2015 non bastano a giustificare la spesa sostenuta.

Immediate le reazioni politiche e delle mamme dell’isola che hanno replicato a gran voce il diritto alla salute, sostenute in prima persona da Saverio Merlino, segretario del Pd, che da ben 4 anni si batte per la riapertura del centro nascite dell’isola di Lipari. Che dichiara: “La tutela della salute va oltre i numeri. Cosa non giustificano? Forse il nostro diritto alla salute? Se mettiamo insieme le nostre isole, mare e terra… il loro perimetro è grande quanto una provincia di Messina.

Siamo isole e con noi non si può ragionare con la logica dei numeri. La partita doppia da noi non può funzionare. Sicuramente di sprechi e tagli da fare ce ne sono molti, ma fateli altrove!  Non si pareggia un bilancio sottraendo un diritto!”.

Inseguito all’incontro tra il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria – dott. Gaetano Sirna – e l’Amministrazione comunale di Lipari, nella persona del sindaco e dell’assessore ai servizi sociali e sanitari, presso la sede centrale dell’Asp di Messina, si è ottenuta una proroga nell’erogazione del servizio.

Come da comunicato ufficiale apprendiamo che: Nel corso dell’incontro, l’Amministrazione ha sottolineato la grande importanza ed utilità del servizio di primo intervento pediatrico svolto nell’isola di Lipari nei giorni festivi e prefestivi e, per questo, ritenuto essenziale dalle famiglie dei piccoli pazienti che si sentono così tutelate anche quando il pediatra di libera scelta non presta servizio. 

Si è fatto presente al direttore che, per la particolare conformità del territorio e le sue riconosciute criticità, la questione non può essere ricondotta ad una mera indagine statistica. 

Il direttore si è dimostrato disponibile a far proseguire il servizio assicurando la continuità fino al 31 dicembre e riservandosi di rivalutare successivamente i dati relativi alle prestazioni. L’amministrazione si ritiene soddisfatta del risultato ottenuto e si impegna seguire da vicino la vicenda, a garanzia del riconoscimento del lavoro effettivamente svolto dalle specialiste che operano al P.P.I.
In quella sede si è colta anche l’occasione per fare il punto su altre iniziative in corso tra l’Amministrazione comunale e l’Asp come ad esempio la richiesta da parte del Comune di rientrare in possesso dell’immobile ex ospedale sito in via Vittorio Emanuele, la cui ristrutturazione riqualificherebbe ulteriormente il corso principale e per cui si stanno seguendo i percorsi necessari. Anche in questo caso l’Amministrazione si mostra fiduciosa di raggiungere l’obiettivo sul quale lo stesso Direttore ha mostrato la massima disponibilità.

Intervistiamo Saverio Merlino, Pd.

“Sono soddisfatto del risultato ottenuto, ma è solo un inizio. Una proroga non ci basta. L’erogazione del servizio deve avvenire in modo continuo e stabile. Ottenuto questo  bisogna riprendere il dialogo per la riapertura del centro nascite.

Il sistema sanitario siciliano ha introdotto delle novità che non dovrebbero più essere da ostacolo alla sua riapertura.

I nostri figli hanno il diritto di poter dire: Sono nato a Lipari. La nostra identità è la nostra eolianità, è il nostro territorio, il nostro ‘scoglio’.

Hanno riaperto il centro nascite a Pantelleria, perché non alle Eolie? Cosa manca? Cosa serve? Dov’è l’ostacolo?

Sottolineiamo sempre che vogliamo e pretendiamo un punto nascite sicuro, per le mamme e per i bambini, che non sia mero piacere di nascere a Lipari e che possa seguire le mamme prima, durante e dopo la gravidanza.

Questa è una battaglia di civiltà e di diritti! Questo è un diritto costituzionale, un diritto che va garantito e non sottratto.