PALERMO, SCOOTER “TRAVESTITI”: SCATTANO I SEQUESTRI

A Palermo, nuova svolta nei mezzi di trasporto: design moderno senza costi per l’ambiente, comodità e rapidità negli spostamenti. Niente trucchi, niente inganni. O forse sì?

All’apparenza, semplici biciclette elettriche. Il meccanismo di pedalata assistita è un toccasana per i più pigri: oggi si può essere a basso impatto ambientale senza stancarsi troppo. D’altronde la città si è già tinta di verde, con tram sempre più puntuali e bike sharing a prezzi accessibili. Insomma, è ora di appendere le chiavi al chiodo: sempre meno auto in città, sempre più ciclisti per strada.

E per chi non ha voglia di sfinirsi con interminabili pedalate, c’è l’energia elettrica. Dunque i moderni velocipedi sembrano accontentare proprio tutti, dagli ecologisti ai guidatori frettolosi. Già, perché non si tratta di lenti e scomodi tandem, niente affatto: al contrario, sembrano davvero veloci, forse troppo.

Ebbene, alla polizia municipale è toccato aguzzare la vista: lo scorso Luglio la truffa delle “finte bici elettriche” è stata clamorosamente sventata, con il sequestro di oltre 27 mezzi e la sanzione di altrettanti ignari guidatori. Dove stava l’imbroglio? Non si trattava di velocipedi eco-friendly, ma di veri e propri scooter, dotati di acceleratore manuale e talvolta persino privati dei pedali. I ciclomotori requisiti erano, naturalmente, privi di copertura assicurativa e i “centauri di città” sprovvisti di casco.

Ciò che più stupisce, è la reazione dei pirati della strada agli ammonimenti dei vigili urbani: pochi fra loro erano consapevoli di essere alla guida di una moto. Fretta e disattenzione al momento dell’acquisto i primi responsabili del qui pro quo, mentre venditori disonesti pronti a elargire informazioni sbagliate hanno contribuito a rendere le strade meno sicure.

“Un velocipede non ha una totale autonomia nel movimento. Lo sforzo muscolare è necessario – ci ricorda il commissario Salvatore Romano – Non sono ammessi acceleratori manuali che sostituiscano in toto l’energia del conducente. Se le cose stanno così, bisogna parlare di ciclomotore: secondo l’articolo 97 del Codice della Strada, una copertura assicurativa sarà necessaria. Inoltre il guidatore dovrà avere almeno quattordici anni ed essere regolarmente munito di casco e patente di guida.”

Occhio alle truffe, allora. D’altronde, basta solo un po’ di attenzione in più.

“Naturalmente con l’avvento della ZTL la situazione peggiorerà – prosegue Romano – quindi mi auguro che le campagne informative vadano a buon fine. Noi non possiamo far altro che occuparci della circolazione: spetterà all’utente mostrarsi più accorto ed eventualmente rivalersi sulla ditta rivenditrice.”

Eppure il web è ricco di utili informazioni, che possono risultare preziose al momento dell’acquisto, dunque per evitare imbrogli di ogni genere basta un breve giro in rete.

“È estremamente semplice reperire dati e indicazioni, noi stessi ne abbiamo curato la divulgazione. La legge non ammette ignoranza e di conseguenza l’impreparazione non può essere un alibi.”