Ci hanno pensato le lingue di fuoco a “illuminare” questa notte l’isola di Panarea. L’incendio divampato alle due e mezza è stato spento solo due ore dopo grazie al tempestivo intervento dei carabinieri dell’isola che insieme ai civili hanno domato le fiamme.
Le indagini sono ancora in corso e non è possibile ancora accertare con sicurezza l’origine del gesto: se sia doloso o meno. Quello che è sicuro però è che le fiamme sono divampate in un terreno privato, vicino alla zona cimiteriale,e vicinissimo alle stanze del prestigioso hotel Raya, che “ospitava” otto bombole di gpl e dei fusti di benzina che proprio pochissimo tempo fa erano stati posti sotto sequestro dalle fiamme gialle. L’incendio ha interessato un area di settanta mq e fino alle cinque del mattino, quando gli ultimi focolai sono stai spenti dagli uomini dei vigili del fuoco, si è temuto il peggio , tanto che i malumori degli isolani si sono fatti sentire già alle prime luci dell’alba, quando chi ha passato una notte a domare le fiamme ha iniziato senza chiudere occhio la propria giornata lavorativa come Antonello che così ha commentato: “ Non ci sono parole per descrivere il tutto. Per fortuna non è successo il peggio ma questa notte ho vissuto una situazione assurda. Le fiamme erano altissime”. Ma i veri impavidi di situazione sono stati i ragazzi di Panarea.
Pio Letizia è stato il primo ad attivarsi per scongiurare conseguenze più gravi, seguito a ruota dallo staff dell’ hotel Raya che armati di estintori hanno portato a termine un’ impresa che poteva metterli in pericolo. Purtroppo però la situazione ha anche acceso i riflettori sulla questione sicurezza che sulle isole minori come le Eolie spesso diventa un argomento che non rientra nell’agenda politica, complice l’assenza di una volontà politica. Infatti, solo qualche anno fa si era pensato di sopperire alla mancanza di vigili del fuoco lasciando un autobotte per le emergenze, che poi è stata portata via perché per mancanza di uomini e di manodopera rischiava di diventare un vecchio pezzo da museo.
Dunque la fiamme sono cessate, e per fortuna gli angeli silenziosi di Panarea si sono trasformati per una notte in vigili del fuoco evitando che questa cronaca acquistasse toni drammatici ma nei prossimi giorni potrebbero divampare le polemiche sulle istituzioni, che sembrano sempre più un’ entità astratta lontana dai bisogni degli isolani. Per questo qualcuno amaramente commenta :“Siamo nelle mani di nessuno”.