Stamane, la Procura di Stato egiziano ha rinnovato di altri 45 giorni la custodia cautelare di Patrick Zaki, studente egiziano dell’Università di Bologna.
Il 7 febbraio scorso, lo studente di 29 anni è stato fermato all’Aeroporto de Il Cairo, mentre tornava da Bologna, con l’accusa di propaganda sovversiva. Le prove della procura si riferiscono a vari post su Facebook. Inoltre, , la procura sostiene altre accuse: quali “diffusione di notizie false”, “incitamento alla protesta”, e di “istigazione alla violenza e ai crimini terroristici”.
Negli scorsi giorni, la famosa attrice Scarlett Johnson ha lanciato sulla rete un appello per la scarcerazione dello studente e dei membri dell’Ong Eipr alla quale apparteneva.
Sabato 5 dicembre, una sentenza improvvisa ha scarcerato vari dirigenti dell’Eipr. L’avvocato di Patrick Zaki, Hoda Nasrallah, ha dichiarato che la scarcerazione del suo assistito è poco probabile, dato che la Procura rifiuta anche la richiesta di poter leggere libri durante il periodo detentivo.
La scorsa settimana, inoltre, Patrick Zaki ha richiesto alla famiglia una fascia medica e delle pomate per i dolori alla schiena, dato che, dal 7 febbraio, è costretto a dormire per terra.
Nel frattempo, in Italia varie iniziative sono state intraprese dalla cittadinanza attiva. Oltre all’appello costante dell’Alma Mater di Bologna e delle varie associazioni studentesche, il gruppo Donatello di Firenze ha allestito, presso il Quartiere 2, un presepe molto particolare nel quale è presente il cartonato di Patrick Zaki.