Per lei, signora, un ferro da stiro

Dicembre, in Sicilia, ci ha regalato delle splendide giornate, dal tepore e dai profumi primaverili, così che è naturale sentirsi viaggiatori in terra propria.

Basta poco per appropriarsi delle meraviglie offerte dalla nostra isola, come salire su una vecchia “littorina” che percorre la strada ferrata circumetnea.

Il tempo si dilata, scandito da paesaggi al limite del reale, sicuramente unici. Sullo sfondo l’Etna che fa da compagna a infinite distese di agrumi e vigneti, improvvisamente interrotti da case rurali in pietra nera o da una “mannera” momentaneamente vuota.

Destinazione la magnifica città di Randazzo, di origine medioevale, periodo del quale ne conserva abbondanti testimonianza.

Imponenti Chiese fanno da contrappunto a eleganti archi. Viverla è un piacere, come, per altro, visitarne i musei. E facile sentirsi stanchi e bisognosi di una salutare premuta di arance tarocco locali.

Si entra in uno dei tanti bar della città e in attesa magari guardarsi attorno, curiosare, sino a scoprire che il gestore, per l’approssimarsi dell’Epifania ha deciso di porre in essere una “riffa”. Un sorteggio, come mille se ne fanno in questi paesi, un blocchetto numerato e dei premi , il tutto legato all’estrazione del lotto della “Befana”, sin qui nulla di nuovo.

Quello che però lascia sbigottiti sono i premi: un iphone7; se il vincitore è maschio, un ferro da stiro se è la femmina.

Proviamo a chiedere spiegazione, ma la grande confusione presente nel locale ce lo impedisce, ci perviene solo un “SI, tutto vero”

Non ci resta che andare via basiti