Picasso e Van Gogh a spasso sul Tamigi

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L’Urlo di Edvard Munch, la Donna Seduta di Pablo Picasso, la Ragazza con fiocco nei capelli di Roy Lichtenstein, Rosso, Blu e Giallo di Piet Mondrian e I Girasoli di Vincent Van Gogh. In un’uggiosa giornata londinese i cinque dipinti scendono dalla Tube. Sotto lo sguardo attento e curioso della gente percorrono le strade della capitale britannica. I passanti si fermano a fotografarli incuriositi mentre i cinque proseguono per la loro strada sotto l’occhio attento della gente. In poche ore le loro immagini percorrono il giro del mondo.

Sarah Attwell, body painter londinese, ha impiegato ben 12 ore per realizzare le opere d’arte nel corpo di tre donne e due uomini. I cinque hanno posato davanti ai luoghi più iconici di Londra come il National Gallery e Saint Paul Cathedral. L’iniziativa è stata curata da Rise Art, sito finalizzato alla vendita e alla promozione dell’arte. Un recente sondaggio ha dimostrato la poca attenzione dei britannici all’arte, dei quali uno su sei non è mai stato in un museo. Ben il 44% si sente intimidito dall’arte e la considera un prodotto per l’elìte. E poiché i britannici vanno poco nei musei, sono i quadri stessi ad andare dai britannici. Ma la situazione in Italia non si capovolge anzi porta quasi alla disperazione. Una statistica dell’Istat del 2016 registra il disinteresse e la noncuranza degli italiani per musei ed eventi culturali, il 70% diserta mostre e musei, mentre siti archeologici e monumenti ignorati dal 73,2% della popolazione. Lo stesso istituto statistico ha registrato nel 2015 che la partecipazione a eventi culturali declini tra i 60 e 75 anni. Una realtà che purtroppo non riguarda solo Italia e Gran Bretagna ma bensì il mondo intero. Nell’era dello smartphone, di Facebook, Instagram e Twitter i cittadini del mondo non hanno tempo di andare al museo. Il tempo libero che si ritaglia nell’arco di una giornata è dedicato ad aggiornare il proprio profilo social piuttosto che cercare gli orari di apertura dei musei nel weekend. In fine settimana si preferisce andare in giro con gli amici e condividere la foto con loro, piuttosto che andare in un museo ad osservare i dipinti di Klimt, Van Gogh o Warhol. Osservare sì, perché condividere è un’altra cosa. Perché nell’era dei social si condivide troppo e si osserva poco.

L’ottima iniziativa del sito d’arte britannico è un modo per fare scoprire ai britannici e non che l’arte si trova a pochi passi da noi. I musei sono luoghi che conservano tesori rari, firme di grandissimi artisti che aspettano solo di essere osservate e contemplate da noi. Regali che il tempo ci ha saputo conservare e che molto spesso vengono da noi tutti presi poco in considerazione. I cinque quadri in giro per Londra non sono altro che un monìto per il mondo, che si accorge dell’arte solo quando la vede camminare per strada. L’arte si trova in ogni dove, anche per strada, basta saperla riconoscere e apprezzare.

Maria Cristina Palumbo

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