Ma che piccola storia ignobile mi tocca raccontare, così solita e banale come tante,
che non merita nemmeno due colonne su un giornale e nemmeno l’attenzione della gente; quante cose più importanti hanno da fare
Vi racconto una storia, una di quelle storie che non si vorrebbe mai ascoltare, che non si vorrebbe mai leggere.
Vi racconto l’ennesima storia tutta made in Italy in cui mi verrebbe quasi da pensare che tra i protagonisti principali aleggia inverosimilmente la figura delle tre scimmiette
Leggere le testate giornalistiche oggigiorno è paragonabile al gesto con cui ancora una volta ci si da una mazzata sui denti. L’ennesima presa in giro in cui chi, all’epoca dei fatti, non ha saputo gestire un’emergenza di grande portata, nonostante i campanelli d’allarme fossero arrivati 2 anni (730 giorni) prima
Già, perché questa è la storia di una frazione collinare posta lungo una vallata circa 20 km. a sud di Messina, una vallata in cui tra agrumeti e uliveti sorgono i piccoli borghi di Giampilieri Superiore, Molino e Altolia; villaggi che iniziano la loro storia nel XV secolo contando poche decine di abitanti e che col susseguirsi di anni, dinastie e generazioni divengono vere e proprie cittadelle( prima dell’anno 2009 la sola Giampilieri Superiore contava circa 3500 abitanti)… e qui la beffa: perché l’anno 2009 è difficile da dimenticare e tutte le volte il sentir risuonare quei quattro numeri che si susseguono “ DUE ZERO ZERO NOVE”, diviene un intensificarsi di angoscia, rabbia, lacrime e FANGO, perché dopo il FANGO che ha lacerato e distrutto le nostre case, quel FANGO che si è portato via i nostri padri, i nostri fratelli e i nostri figli, quello stesso FANGO ecco, ci viene scagliato sugli occhi perché non ci sia dato vedere fino a che punto riescono a spingersi con ricorsi e processini da quattro soldi; sulla bocca perché non ci sia permesso di urlare il nostro desiderio di giustizia; nulle nostre orecchie perché non possiamo udire le grida di un’unica intangibile verità.
Apprendiamo dalla stampa locale che “l’Alluvione di Giampilieri fu un Evento Imprevedibile con un solo responsabile: La Natura”, e scusate ma dopo tutte le lacrime versate questa cosa mi fa sbellicare dalle risate: EVENTO IMPREVEDIBILE, dicono….. CI CURPA LA NATURA, dicono…. Ma facciamo un passetto indietro: gennaio 1957, quella devastante alluvione si portò con se la vita innocente di un bimbo, novembre 1974, un’altra tempesta colpì i vicini villaggi di Mili san Pietro e Mili San Marco, un ventennio prima sempre nelle stesse zone una madre salvava il proprio figlio seppellito sotto le macerie di una chiesa crollata.
Non serve andare tanto lontano nel tempo per elencare il susseguirsi di disastro e morte per mano di annunciati dissesti idrologici. Eppure nel 1996 furono parecchi i mezzi di soccorso che vidi sotto il cavalcavia della stazione ferroviaria di Giampilieri che cercavano di liberare il passaggio da FANGO e detriti, ricordo quel pomeriggio mi fu impossibile raggiungere la città per andare a lavorare…. EVENTO IMPREVEDIBILE… Va a spiegare ad un datore di lavoro che non puoi presentarti in ufficio a causa di un EVENTO IMPREVEDIBILE!! Vallo a raccontare all’anziano che nell’anno 2007 a causa di un EVENTO IMPREVEDIBILE ha visto casa e affetti distrutti dal FANGO, e quell’anziano stesso ti risponderà
con uno sberleffo: “ LU SAPEVANO!!” ti dirà; “ E NUDDU FICI NENTI!!” confermerà; e ancora “ASPETTANO CHE CI SCAPPI LU MORTU?” chiederà. “EVENTI IMPREVEDIBILI” , che detta in altre parole potrebbe essere tradotta in “Siamo nelle mani di Dio, sia fatta la Sua volontà” .
E’ la stessa volontà forse che ha voluto un processo che si chiudesse senza colpevoli ne risarcimenti? La stessa volontà che ha strappato figli alle madri per l’ennesima volta? Bah!! Da piccola nella parrocchia di Giampilieri durante l’ora di catechismo ci insegnavano ben altro, non può trattarsi dello stesso Dio, non può esser lui questo EVENTO IMPREVEDIBILE!!!
Vi racconto una storia, la storia del paese di chi non ci mette mai la faccia .
Fango, lì 18.04.2019 Eva Calafiura