Pioggia di poesie su Milano

– Pubblicità-

Oltre la suggestiva location, la luna piena, l’aereo e le migliaia di poesie che cadevano come pioggia, ciò che colpiva era il desiderio condiviso delle centinaia di persone che calcavano Piazza Duomo: afferrare almeno una poesia. Fermarsi a leggerla e sorridere. Conservarla e continuare a tenere le braccia sollevate in attesa di un’altra parola che potesse rasserenare, emozionare.  Un’altra rima che raccontasse un pezzo di vita, un pensiero, un sentimento. Tutti in attesa delle parole giuste, quelle capaci di raccontare la PROPRIA poesia.

Milano è stata la settima città al mondo ad accogliere l’iniziativa ‘Pioggia di poesie’. L’evento creato dal collettivo artistico cileno Casagrande, di cui fanno parte Santiago Barcaza, Cristòbal Bianchi, Julio Carrasco e Joaquìn Prieto,  è un progetto che consiste nel lanciare da un elicottero migliaia di poesie in città che in passato sono state vittime di bombardamenti aerei.

Dopo Londra, Regno Unito (2012), Berlino, Germania (2010), Varsavia, Polonia (2009), Guernica, Spagna (2004), Dubrovnik, Croazia (2002) e Santiago del Cile (2001), anche a Piazza Duomo, Milano, la performance è perfettamente riuscita.

L’obiettivo è di (ri)creare un’immagina alternativa del passato e una metafora della sopravvivenza delle comunità, rendendo omaggio alla memoria dei popoli e delle città attraverso la parola scritta, l’arma più potente.

Niente bombe ma solo parole e ancora parole. Parole di pace, gioia e solidarietà. Niente più bombe nei nostri cieli ma solo poesie.

L’iniziativa ‘Pioggia di Poesie’ è stata un regalo del Padiglione del Cile alla città di Milano, sede di Expo 2015, in occasione della festa nazionale cilena (29 settembre).

José Joaquin Prieto ha dichiarato: “Le poesie sono accuratamente scelte e si tratta di scrittori le cui opere sono in pieno sviluppo. La gente apprezza, ed è meraviglioso vedere che dopo i nostri bombardamenti non rimane neanche una poesia per terra”.

Ciò che rimane impresso di eventi come questi è il clima di gioco e felicità che sono in grado di creare. Tutti nuovamente bambini. Centinaia di bambini pronti a rubarsi l’ultima poesia o a cedersela. La visione palpabile che dentro ognuno di noi risiede un bimbo che non smetterà mai di emozionarsi ed avere voglia di giocare.  

– Pubblicità-