“Il gioco di squadra in questa vicenda, l’impegno di tutti noi, la determinazione dell’Autorità portuale di Messina a portare a compimento l’opera hanno consentito di raggiungere un risultato importante per il quale oggi possiamo festeggiare. Adesso in tempi brevi si proceda con la stipula del contratto di appalto”.
Così il vicepresidente della commissione trasporti della Camera dei deputati, Vincenzo Garofalo, esprime la propria soddisfazione per i risultati ottenuti a seguito dell’ incontro ministeriale richiesto ad aprile e avvenuto giorno 23 novembre, per sbloccare l’iter della realizzazione del porto di Tremestieri (Messina).
Continua Garofalo: “Ci siamo battuti affinché si arrivasse a questo risultato sensibilizzando nei mesi scorsi il ministro Delrio sul tema. Nell’incontro di aprile, i funzionari del Ministero avevano dato ampie rassicurazioni sulla disponibilità dei fondi nelle pieghe del Pon 2007/2013. Oggi, finalmente, il completamento dell’iter, con il parere positivo espresso da tutti i soggetti che hanno partecipato al PON, passaggio indispensabile per consentire il trasferimento delle risorse.
Sono certo che tutti i protagonisti dell’iter adesso agiranno nel più breve tempo possibile per far sì che, verosimilmente entro la prossima primavera si possa aprire il cantiere”.
Un passaggio fondamentale atteso da troppo tempo, che ora sembra essere diventato una concreta realtà. Dopo gli episodi dello scorso febbraio, che hanno visto anche la natura complice del ritardo, con uno scirocco che aveva insabbiato non solo il porto, ma anche le speranze dell’intera città, si è finalmente giunti a una svolta.
“Certamente si tratta di una grande occasione per la città di Messina – ha detto il sindaco Renato Accorinti– che può aprire un cantiere da 74 milioni di euro e potrà finalmente e definitivamente liberarsi dal traffico pesante che per 50 anni ha afflitto la città, migliorare i collegamenti via mare e candidarsi seriamente ad una quota del mercato della logistica nel bacino del Mediterraneo, sviluppando un nuovo segmento dell’economia cittadina“.
Gli sforzi e l’impegno del vicepresidente della commissione parlamentare trasporti sembrano quindi aver raggiunto il risultato sperato. “Si recuperino nelle pieghe dei fondi PON TRASPORTI, e all’Autorità portuale siano conferiti i poteri speciali per il completamento dell’opera” aveva suggerito Garofalo quando, nell’aprile scorso, si era direttamente rivolto al ministro Delrio il quale, secondo quanto riferito dallo stesso Garofalo, “aveva manifestato la massima disponibilità a fare quanto in suo potere per superare gli ostacoli che si frapponevano alla realizzazione del porto”.
Un risultato che ha soddisfatto anche le aspettative dei sindacati, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, che in attesa dell’incontro del 23 novembre si erano dichiarati pronti alla mobilitazione se le risposte avessero tardato ad arrivare. Un’ attesa fatta di ritardi, rimpalli di competenza e rinvii che, a tre anni dall’espletamento della gara di appalto per i lavori del porto aggiudicati all’impresa Coedmar, sembravano destinati a mantenere il tutto in uno stato di standby eterno. Una situazione denunciata con decisione dai segretari provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Messina, Pasquale De Vardo, Giuseppe Famiano e Biagio Oriti, che a metà novembre avevano evidenziato le gravi responsabilità degli enti coinvolti per il mancato inizio dei lavori di un’opera importante e strategica per la città di Messina. “Riteniamo inammissibili i gravi ritardi accumulati dalla Commissione regionale dei lavori pubblici per l’approvazione del progetto esecutivo già approvato da altri organi competenti – hanno affermato poche settimane fa i tre sindacalisti – Tali ritardi ci portano a ritenere concreta la possibilità di perdere i finanziamenti, circa 72 milioni di euro, per la realizzazione dell’opera. Cambiare le carte in tavola nel corso della partita, con la mancata attribuzione dei poteri speciali concessi all’inizio della procedura, ha ingarbugliato le carte a tal punto da vanificare l’obiettivo iniziale di dare una soluzione all’emergenza viabilità nella città di Messina”. Forti erano state le invettive dei sindacalisti, decisi a denunciare un sistema burocratico che sembrava incline a bloccare le numerose opere pubbliche finanziate ed appaltate che avrebbero consentito un’importante boccata di ossigeno per i tanti lavoratori edili disoccupati.
Ma questa soluzione sembra essere arrivata, dopo anni di boccheggianti attese e minacce di interventi alternativi. Un risultato, come ribadito da Garofalo, per il quale si può finalmente festeggiare.
GS Trischitta