Posta elettronica certificata, scadenze e novità in vista

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La prossima tappa della Posta elettornica certificata (Pec) interesserà i cittadini e la pubblica amministrazione. Dal 2010 saranno infatti disponibili le caselle per comunicare via email con gli uffici pubblici. E l’operazione Cec-Pac (comunicazione elettronica certificata tra pubblica amministrazione e cittadini), già partita in via sperimentale. La casella di posta è gratuita e, secondo gli auspici del ministero della Funzion pubblica, i cittadini potranno utilizzarla per richiedere online una serie di servizi, senza fare file allo sportello.

Intanto per i professionisti c’è tempo fino al 29 novembre per comunicare l’indirizzo dell’email certificata all’albo di appartenenza. Ma, secondo un’indagine del Sole24Ore, tre professionisti su quattro sono ancora sprovvisti di una casella di posta elettronica certificata. Sono appena 550mila, su poco più di 2 milioni di appartenenti a ordini e collegi, quelli che si sono già dotati di un indirizzo di Pec. 

Cos’è e come funziona
Con l’aiuto dell’associazione dei consumatori Aduc, riassiumiamo le caratteristiche e le funzioni principali della Pec. La Posta elettronica certificata è un sistema di posta elettronica che prevede venga fornita al mittente documentazione elettronica, con valenza legale, certificante l’invio e la consegna di documenti informatici. 
Il gestore di posta elettronica certificata del mittente rilascia a questi una ricevuta di accettazione che costituisce prova dell’invio del messaggio. Il gestore del destinatario invia al mittente, invece, la ricevuta dell’avvenuta consegna del messaggio nella casella di posta elettronica del destinatario stesso. Non ha rilevanza l’eventuale mancata apertura del messaggio da parte del destinatario, così come non ne ha, con la raccomandata cartacea, la non apertura della busta dopo la consegna da parte del postino (o il ritiro presso l’ufficio postale). 

La Pec ha, dunque, lo stesso valore di una raccomandata a/r cartacea e può essere utilizzata per le notifiche degli atti in modo equivalente alla notifica a mezzo posta. Ciò, ovviamente, a condizione che sia il mittente che il destinatario posseggano indirizzi Pec e che l’invio avvenga attraverso di essi. Quando il messaggio non risulta consegnabile il gestore informa il mittente di tale mancata consegna entro 24 ore dall’invio. Se il gestore del mittente rileva virus, il messaggio non viene accettato e il mittente viene subito avvisato. Se un virus viene invece rilevato dal server del destinatario, il messaggio viene bloccato e non consegnato nella casella postale, con tempestivo avviso al mittente attraverso il suo gestore. In ambedue i casi i gestori devono comunque conservare i messaggi per 30 mesi. Se il mittente invece smarrisce la ricevuta di ritorno, la traccia informatica delle operazioni svolte ne consente la riproduzione. Tale traccia deve essere conservata dai gestori mittenti per 30 mesi. 

La Pec può essere utilizzata con qualsiasi programma di posta elettronica(Outlook, Eudora, etc.) o in abbinamento a qualsiasi browser (Explorer, Firefox, Mozzilla, etc.). L’indirizzo sarà però diverso da quello di normale posta elettronica eventualmente già posseduto.

Le tappe di legge
-Dall’agosto 2006 tutti gli uffici della pubblica amministrazione (comprese le Regioni e gli enti locali) si sono dotati di Pec e dal novembre 2008 devono utilizzarla per qualsiasi comunicazione a propri dipendenti o ad altre pubbliche amministrazioni (d.lgs. 82/2005 art.47 e dl 185/08 art.16bis). 
– Dal 30/6/2009 le amministrazioni pubbliche che hanno un sito devono pubblicarvi, in home page, il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (d.lgs.82/2005 art.54). 
– Dal 29/11/2008 tutte le nuove imprese che si costituiscono in forma societaria sono tenute a dotarsi di un proprio indirizzo di Pec e ad indicare lo stesso nella domanda di iscrizione al registro imprese (dl 185/08 art.16). 
– Entro il 29/11/2011 tutte le imprese già costituite in forma societaria alla data del 29/11/08 devono dotarsi di un ‘indirizzo di Pec, comunicandolo al registro delle imprese (dl 185/08 art.16). 
– Entro il 29/11/2009 tutti i professionisti iscritti in albi ed elenchi dovranno munirsi di un indirizzo di Pec, comunicandolo al proprio ordine (dl 185/08 art.16). 
– Qualsiasi cittadino che ne faccia richiesta può ottenere gratuitamente un indirizzo di Pec (“Pec al cittadino”, d.lgs.185/08 art.16 bis e DPCM 6/5/2009).

Pec al cittadino
Già da oggi qualunque cittadino può rivolgersi ad uno dei “gestori certificati” autorizzati dal CNIPA (Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione) ed iscritti nell’elenco pubblico gestito da questo organo.

Nell’ambito del piano del Governo denominato “Piano E-Government 2012” è previsto che la Pec venga diffusa a più cittadini possibile a partire dal 2010, gratuitamente, per le comunicazioni con le pubbliche amministrazioni. Questo servizio promosso dal governo è denominato, come abbiamo già detto, Cec-Pac, ovvero “comunicazione elettronica certificata tra pubblica amministrazione e cittadino” o più semplicemente “Pec al cittadino”. 

In realtà, già da ottobre 2009 è possibile sperimentare questo sistema chiedendo un indirizzo Pec gratuito rivolgendosi all’Aci o all’Inps, grazie ad una convenzione che questi enti hanno sottoscritto con il ministero della Funzione Pubblica. Gli indirizzi attivati con questi enti confluiranno poi nell’archivio “Pec cittadini” al momento in cui il sistema entrerà a regime.

Riferimenti normativi
– Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 6 maggio 2009 
– Dl 185/2008 divenuto Legge 2/2009, art.16 e 16 bis, modificati dalla legge 69/2009. 
– DM 2/11/2005 “Regole tecniche per la formazione, trasmissione, validazione della posta elettronica certificata”. 
– D.lgs. 82/2005 “Codice dell’amministrazione digitale” modificato, tra gli altri, anche dalla legge 69/2009. 
– DPR 68/2005 “Regolamento recante disposizioni per l’utilizzo della posta elettronica certificata”. 
– Circolari CNIPA: n.49 del 24/11/2005 e n.51 del 7/12/2006.

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