Quando 5 Km sembrano tanti

Caro Dino,

è notizia di oggi che il nostro eccezionale ministro dell’ambiente ha comunicato di un vincolo posto sulle trivellazioni nel nostro povero italico mare.

Ebbene, udite udite, in virtù di tali vincoli se vi fosse un disastro anche solo paragonabile a quello della Lousiana il petrolio che fuoriuscirebbe si dovrebbe fermare magicamente a 5 km dalle coste o a 12 km dalle riserve marine. Peraltro ricordo di aver letto che è stato di recente rilasciato un permesso di esplorazione che riguarda il mare intorno alle isole Tremiti e che le lambisce nella sua competenza, stranamente, proprio fino a 12 km dalle coste.

Qualcuno vuole dire per favore al nostro caro ministro che in Louisiana il petrolio sta distruggendo l’ecosistema dell’ intero golfo del Messico e con le correnti rischia di arrivare in Atlantico e Dio solo sa fin dove arriverà?

ALTRO CHE 5 KM DALLE COSTE!!

Quale sistema ha in mente il nostro lungimirante ministro per bloccare una eventuale perdita di greggio delimitandone il transito fino a 5 km. dalle coste o a 12 km. dalle riserve?

Qualcuno di buona volontà gli dice per favore che il pur volenteroso Obama a capo di una superpotenza economica e tecnologica come quella degli U.S.A. non è stato capace fino ad ora a bloccare quella che lui stesso ha definito l’11 settembre dell’ambiente?

O forse dobbiamo credere che il nostro superlativo ministro è a conoscenza di sistemi acchiappa petrolio ultratecnologici che sfuggono ai nostri “cugini americani” e vuole tenerli segreti per sfruttarne l’uso solo e solamente in caso di un disastro nelle nostre acque?

ITALIANI !!  SVEGLIAMOCI !!

Sono davvero stanco di essere preso in giro da questa gente. E spero che il mio popolo si accorga (ma quando se continua a vedere il tg1, il tg2 o mediaset?) prima o poi di chi lo piglia per i fondelli dalla mattina alla sera.

Ma quello che più mi lascia esterrefatto è che nessuno si sia chiesto come mai c’è stata un vero e proprio boom di richieste di trivellazione negli ultimi 2 anni.

Da una parte c’è sicuramente una legislazione estremamente favorevole (come sempre nel nostro paese) agli speculatori, basti guardare ciò che si prevede in termini di royalties per lo Stato e gli enti locali coinvolti e mettere il tutto a confronto con gli altri stati avanzati del mondo.

Aggiungiamo il fatto che con tutti gli scandali in cui è coinvolta purtroppo la nostra classe politica

non c’è da meravigliarsi se prima o poi si scoprirà che qualcuno è coinvolto in strani intrecci con taluni dei richiedenti di questi permessi.

Occorre sfiduciare la Prestigiacomo, chiunque sarebbe capace di fare il ministro meglio di lei.

Un abbraccio.G.A.

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