Trasmettere un messaggio sociale attraverso l’arte, si può! Ad affermarlo sono l’avv. Olga Marciano (Presidente di Salerno in Arte) e l’arch. Giuseppe Gorga (Vicepresidente di Sart).
Da tempo, Olga e Giuseppe hanno abbandonato le loro professioni e si sono dedicati alla loro più grande passione, l’arte. A breve saranno i fautori della prima edizione della Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea, in cui l’arte si fonderà e tratterà temi d’interesse sociale. L’evento è previsto da sabato 11 a sabato 25 ottobre 2014, nel centro Storico di Salerno, presso Palazzo Fruscione. Sarà la prima Biennale d’Arte al mondo a sperimentare gli allestimenti e le scenografie ecosostenibili e tratterà l’importante tema della violenza di genere, dedicando il suo Premio a Trotula De Ruggero, prima donna medico della storia (visse intorno al 1050 a Salerno), esponente della Scuola Medica Salernitana.
Siamo in una terra che ogni giorno combatte l’inquinamento dai rifiuti. Più artisti che lavorano su e per la trash art, il rifiuto convertito, in Campania acquista valore simbolico. Qual è l’altro valore aggiunto che una manifestazione come “La Biennale” può portare a Salerno?
“La Biennale accoglierà e sarà il richiamo di quello che definirei ‘turismo culturale’, di una certa qualità, insomma. E ci raggiungerà da tutte le parti del mondo (America, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Egitto, Francia, Giappone, Grecia, India, Inghilterra, Irlanda, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Russia, Slovacchia, Sud Corea, Svizzera, Turchia), uomini e donne che si occupano specificatamente d’arte. Abbiamo chiuso da tempo le prenotazioni viste le molte richieste. Sono previsti oltre 360 artisti, 500 opere in esposizione, una giuria internazionale e numerosi eventi, dibattiti e tavole rotonde”.
Olga Marciano è pittrice, scrittrice, insomma artista a tutto tondo e consegue la laurea in avvocatura più per compiacere la famiglia che per propensione
“Ho fatto tutto quello che dovevo, anche l’assistente all’università. Ma la passione ha vinto su tutto. Il mio desiderio era di fare l’artista e l’ho fatto. Il mio sogno è stato sempre quello di lavorare con e per l’arte”.
Così anche l’artista e architetto Giuseppe Gorga. Da anni insieme si occupano di tematiche ambientaliste proprio attraverso l’arte. Il ‘Premio Internazionale di pittura e design Rifiuti in cerca d’Autore’ è una delle loro iniziative più importanti.
La mostra-spettacolo ‘DanniDiDonne’, è stato uno degli eventi che hanno lanciato e anticipato la Biennale. ‘Quadri parlanti’, così sono stati definiti, che non hanno solo ritratto, ma raccontato nove storie di violenza di genere, storie vere tratte dalla cronaca.
Salerno è una città che torna a essere vivibile, una città che si scopre culla dell’arte
“È rinata, grazie anche all’attuale amministrazione che ha cercato di ristabilire la tranquillità perduta. Prima il timore di fare cose semplici come una passeggiata notturna, prendeva il sopravvento, adesso ci sono pulizia e regole. Salerno è viva sia dal punto di vista sociale che culturale e la quantità di artisti che ospita n’è la dimostrazione”.
Questa volta è il sud a proporre arte, innovazione e una scelta civica. Quanto è stato difficili all’inizio?
“Molto. Abbiamo iniziato senza nessun aiuto economico ma ce l’abbiamo fatta. La maggior parte resta prima a guardare che la cosa funzioni. I primi contatti importanti stanno arrivando solo adesso”.
Dove vi condurrà la vostra passione?
“Terminata la Biennale abbiamo intenzione di continuare in questa direzione. Stiamo pensando a operarci per poter utilizzare una struttura dismessa, sempre a Salerno, che diventerà un contenitore di arte e messaggi sociali”.