La giornalista freelance Raffaella Cosentino, difesa dall’Ufficio di Assistenza Legale di Ossigeno per l’Informazione (leggi), è stata querelata da Pasquale Poerio, consigliere comunale di Isola Capo Rizzuto (Crotone) e gestore del servizio catering del Centro di accoglienza per migranti (CARA) Sant’Anna, uno dei più grandi d’Europa, situato nei pressi della cittadina jonica. La querela risale al 2006 e Poerio è ora uno degli 84 indagati di un’inchiesta giudiziaria che il 15 maggio 2017 ha condotto a 68 arresti (leggi).
L’indagine giudiziaria denominata Jonny è svolta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata dal Procuratore Nicola Gratteri, e riguarda le infiltrazioni della criminalità organizzata nella gestione del CARA.
L’articolo di Raffaella Cosentino suona ora come un’anticipazione di ciò che sarebbe accaduto poi per opera della magistratura. L’articolo, infatti, era così titolato: “A Isola Capo Rizzuto l’accoglienza è un affare. Ai danni dello Stato e dei diritti umani“ (leggi). Fu pubblicato sul settimanale l’Espresso il 2 ottobre 2015 e riguardava alcuni aspetti sui quali, appunto, sta ora indagando la magistratura. La giornalista riferiva presunte irregolarità sulla comunicazione del numero degli ospiti del centro, denunciava le precarie condizioni igienico-sanitarie, la qualità scadente e la quantità insufficiente del cibo e il mancato rispetto dei diritti dei minori.
Poerio non ha querelato l’Espresso, ma soltanto l’autrice dell’articolo.