Reddito di libertà in tempi da black friday

La Regione Siciliana  pubblica l’avviso a sportello per il finanziamento del reddito di libertà’ da destinare alle donne vittime di violenza. 

Quattro i giorni di tempo  per presentare le domande di cui 2 non lavorativi.

E’ stato pubblicato ieri, 21 dicembre, sul sito della Regione Siciliana l’ avviso pubblico a sportello per il finanziamento del reddito di libertà’ da destinare alle donne vittime di violenza. Una misura che destina 200 mila euro alle donne vittima di violenza fisica e psicologica per il sostegno e la partecipazione ad un percorso finalizzato all’indipendenza economica. Unico problema, la scadenza:    “la sola istanza, a pena di inammissibilità, deve pervenire a mezzo pec a partire dalle ore 8:00 del 24/12/2018 e non oltre le ore 12:00 del 28/12/2018.

Solo quattro giorni di tempo, quindi, di cui due festivi per presentare le istanze che, inoltre, devono essere “firmate dal sindaco pro – tempore del comune proponente o da persona dallo stesso legalmente delegata”.

Una sorta di black Friday natalizio per il reddito di libertà. 48 ore di tempo per aggiudicarsi l’offerta.

Già lo scorso 5 dicembre il M5S aveva definito  “vergognoso” che il Governo Musumeci  nel ddl di assestamento di bilancio avesse deciso di azzerare il capitolo “reddito di libertà”. Adesso che i fondi sono stati stanziati abbiamo raggiunto telefonicamente la consigliera del m5s Cristina Cannistrà per cercare di capire il perché di tempi così stretti. 

Come è possibile che si conceda così poco tempo a istanze che consentirebbero, come dice lo stesso avviso, la libertà di molte donne vittima di violenza?

“Ho chiesto chiarimenti alla nostra deputazione regionale per capire il perché di queste condizioni. Sostanzialmente questi 200 mila euro sono fondi che nel riassestamento di bilancio non erano stati spesi. Adesso il governo regionale  ha pubblicato il bando a breve termine perché se non utilizzati entro il 31 dicembre, quei fondi vanno ridestinati.  Addirittura, come riferitomi dal deputato regionale Antonio de Luca,  il governo Musumeci voleva rimettere questi fondi in circolazione su altre aree e il Movimento ha chiesto non solo che non venissero toccati, ma che in caso di mancata spesa, venissero inseriti come fondi in economia, ovvero da destinare a quella stessa area nel prossimo anno.”

Con queste modalità e tempi di attuazione rimane il rischio che vadano sprecati. 

“Si. E’ come un voler necessariamente perdere opportunità. Non possono essere queste le modalità. In questo caso specifico inoltre per accedere ai fondi oltre all’istanza del sindaco serve un progetto di autoimprenditoria. Bisogna avere anche il tempo materiale per pensare e immaginare a come poter reinserire queste ragazze nel mondo del lavoro, cosa potrebbero mette in campo con questo reddito. Ieri sera inoltre ho inoltrato tutto all’assessore Calafiore  chiedendo di provvedere al più presto per non perdere questa opportunità. I fondi sono già pochi e non è corretto sprecarli.” 

Questo non è l’unico caso di fondi mal gestiti dalla Regione.

“Si. Non è questa la prima volta. Un paio di giorni fa,  sempre in corso di riassestamento del bilancio il m5s denunciava che tra i soldi non spesi dall’Assessorato Sanità ci sono 23 milioni per farmaci oncologici innovativi. Si è persa non solo un’opportunità di ricerca ma anche la possibilità di speranza per persone gravemente malate. Come anche la perdita di 2 milioni e mezzo per progetti di vita. O i 20 milioni destinati alla disabilità, un fondo che ad un certo punto era sparito. Si continuano a perdere fondi destinati ai cittadini ed è inaccettabile.”