Al sindaco, Renato Accorinti, è stata inviata una lettera di invito a diventare membro onorario della Fondazione Internazionale Raoul Wallenberg, una ONG di rilevanza e ampiezza globale con uffici a New York, Berlino, Gerusalemme e Buenos Aires.
“Intitolata al diplomatico Raoul Wallemberg, un uomo che ha il merito di aver salvato vite innocenti durante l’Olocausto,– scrivono i signori Eduardo Eurnekian e Baruch Tenembaum – la Fondazione Internazionale Raoul Wallemberg è impegnata a onorare la memoria di tutti i soccorritori appartenenti a vari contesti religiosi ed etnici e percorsi di vita. Attraverso gli anni abbiamo cercato e documentato casi di soccorso ancora sconosciuti, creato programmi educativi; effettuato campagne conoscitive in tutto il mondo, organizzato eventi artistici e creato contatti tra i soccorritori e le famiglie con lo scopo di creare un legame tra tutti gli uomini e le donne che hanno combattuto coraggiosamente contro il terrore e l’intolleranza durante uno dei periodi più oscuri della storia dell’umanità. La IRWF ha il supporto di più di 600 Capi di stato, famiglie reali, premi Nobel, governatori, sindaci e altre personalità.
Siamo orgogliosi di informarLa che il Supremo Pontefice, Papa Francesco, precedentemente Cardinale Primate dell’Argentina, Jeorge Bergoglio, è membro onorario della nostra fondazione fin dalla creazione della nostra ONG. Siamo onorati di offrirLe un posto tra i membri onorari più prestigiosi della nostra Fondazione. Si sottolinea che la “Honorary membership” non richiede alcun impegno finanziario o di tempo da parte Sua. Rimaniamo in attesa di una Sua cortese risposta di adesione al nostro invito”.
Renato Accorinti ha aderito alla proposta rispondendo con una nota: “Vi ringrazio profondamente per la richiesta che mi avete fatto di divenire Membro Onorario della Fondazione Raoul Wallenberg. È una proposta che mi onora e mi sorprende, perché mai mi sarei aspettato di essere oggetto di tanta attenzione. Sono felice di poter condividere con persone così eminenti, quali sono i Membri e i Membri Onorari della Vostra Fondazione, il mio impegno per la causa dei più deboli e dei perseguitati, che ho cercato di professare con azioni concrete e atti dimostrativi nel percorso della mia vita e anche nella mia esperienza di Sindaco della Città di Messina, che si concluderà col ricambio amministrativo del prossimo 24 giugno. Nel rinnovare la mia stima e ammirazione per l’operato della Vostra Fondazione e, in particolare, per le importantissime iniziative da Voi attuate per disseminare gli ideali della pace e dei diritti universali dell’uomo nel rispetto di ogni provenienza, fede, confessione, idea politica,riconfermo che io ho sempre ritenuto di dover sostenere la causa di ogni uomo e di ogni popolo oppresso o oggetto di discriminazione o repressione. È questa la ragione per la quale, anche da Sindaco di una città italiana, ho ritenuto di dover manifestare pubblicamente la mia solidarietà al popolo tibetano, promuovendo due giornate di accoglienza per S. S. il Dalai Lama a Messina nonostante varie forme di pressione subite dall’Ambasciata Cinese perché questo evento non avesse luogo. Ho anche cercato di operare per il riconoscimento e il rispetto del popolo Rom, condividendo in parte l’esperienza di questa comunità e sostenendo con azioni concrete la loro integrazione.
Allo stesso modo mi sono impegnato (e continuo a impegnarmi) in favore della causa del popolo Palestinese, per garantire libertà di espressione e autogoverno a un popolo attualmente privato in parte della propria sovranità, collaborando anche direttamente con l’Ambasciatrice Palestinese, ripetutamente ospite della città di Messina e intrattenendo stretti rapporti con la città palestinese di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, da molti anni soggetta a un doloroso embargo. Ritengo che tutti gli uomini e tutti i popoli debbano cooperare per costruire la pace universale e che, nel caso specifico dei rapporti tra Israele e Palestina, sia necessario garantire la pacifica convivenza di due nazionalità che devono onorare la propria storia non con l’ostilità e la guerra o con il terrorismo (di gruppi o di Stato), ma con il reciproco riconoscimento e con il rispetto di forme di governo territorializzato che le due comunità possono esprimere e che la comunità internazionale ha il dovere di individuare e garantire. Ho visto e apprezzato l’azione della Fondazione in difesa dei diritti del popolo Armeno e della sua memoria storica, che è giunta anche a un indirizzo di disapprovazione nei confronti del Parlamento e del Governo Israeliani per la mancata adozione di un atto che sancisse il genocidio. E parimenti esprimo sensibilità e solidarietà verso la gravissima persecuzione di cui è oggetto il popolo curdo, alla frontiera di quattro nazioni oppressive o dilaniate da conflitti interni/internazionali: Turchia, Iran, Iraq e Siria e verso tutti i popoli oggetto di oppressione, discriminazione o guerra. Lo scorso 27 Aprile, nel mio intervento presso il Segretariato delle Nazioni Unite, ho lanciato la proposta di istituire a Messina una Università Internazionale della Pace per costruire una cultura e una politica di vera cooperazione e fratellanza tra i popoli, realizzata sulla base di una finanza etica.
Con profonda gratitudine esprimo pertanto la mia adesione alla Fondazione “Raoul Wallenberg” quale Membro Onorario, che mi onora in maniera straordinaria e che resta strettamente connessa al mio impegno di continuare a operare verso l’opinione pubblica, le comunità locali, nazionali e internazionale per l’affermazione piena e la piena garanzia dei diritti di tutti i popoli e di tutte le persone oggetto di limitazione alle libertà fondamentali, di discriminazione o di oppressione in ogni forma o modalità”.