Continua l’attraversata nel deserto di Angela Napoli, già dirigente di partito e da poco senza più una scorta a proteggerla dalla ndrangheta calabrese – quella per intenderci del clan Mancuso – con la quale la Napoli ha un conto in sospeso che grava proprio sulla sua incolumità.
Di Angela Napoli si può dire tanto. Deputata nella scorsa legislatura con il Popolo della Libertà, provenianza ex An, da poco ha lasciato anche Futuro e Libertà in aperta polemica con il proprio leader Gianfranco Fini e le scelte del Fli in Calabria, ancora teso ad un rapporto collaterale con quel centrodestra a trazione Scopelliti, di cui l’ex componente della Commisione nazionale antimafia ha provato a dare ampia e documentata testimonianza delle responsabilità nella gestione discutibile della sanità in Calabria. Suo l’atto principale che ha permesso lo sciogliemnto per infiltrazione mafiosa del Comune di Reggio Calabria, in precedenza amministrato dallo stesso Governatore della Regione Calabria, prima di dimettersi per la corsa alle scorse regionali.
Della revoca della scorta alla Napoli,occorre aggiungere che nessuna o quasi delle testate calabresi ne ha dato opportuna notizia. Da quando Angela Napoli ha lasciato il suo partito e quindi lo schieramento di centrodestra nella sua Calabria, terra fortemente difesa nel suo mandato nelle sedi parlamentari, subisce una sorta di isolamento mediatico e politico. Non a caso Franco Laratta, deputato Pd, ricordando a Cosenza le tante battaglie parlamentari in comune (Legge Lazzati, Caso Reggio, le infiltrazioni mafiose in decine di comuni) ha parlato di “un chiaro tentativo di isolamento” della Napoli che potrebbe avere conseguenze gravissime! E chiede un corale sostegno popolare”. “Non ho trovato nessuno che voglia farmi da autista e così rinuncio a tutto perché il poliziotto che mi verrebbe assegnato a tutela ovviamente non può guidare anche la macchina, oltretutto privata” quelle le parole della Napoli che sintetizzano l’aspetto controverso di una decisione che lo stesso Prefetto di Reggio Vittorio Piscitelli ha tentato di giustificare, nel comunicarlo per telefono all’interessata,facendo riferimento ad una circolare dell’ex ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri che obbliga a rivedere lo status delle persone protette e di conseguenza, le novità”.
Di seguito la lettera di un gruppo di esponenti della società civile calabrese indirizzata alle testate nazionali e di cui si pubblica il testo:
All’attenzione del Prefetto di Reggio Calabria, Dottor Vittorio Piscitelli
Egreg. Dott. Piscitelli,
Apprendiamo dagli organi di stampa della revoca della scorta all’ex onorevole Angela Napoli, già membro della Commissione Parlamentare Antimafia, pur non essendo assolutamente diminuito il livello di rischio delle minacce da lei ricevute e a suo tempo intercettate.
È di gennaio 2013 la notizia che nel carcere di Tolmezzo (Udine) fu intercettato Pantaleone Mancuso mentre diceva, riferendosi ad Angela Napoli: “Stiamo lavorando per toglierla di mezzo”. Le parole di Mancuso vengono pronunciate subito dopo che l’allora On. Napoli presentò un’interrogazione parlamentare in merito al trasferimento in ospedale del presunto boss Mancuso.
Come cittadini e componenti della società civile ci sentiamo in dovere di esprimere la nostra ferma opposizione a questa scelta che mette a serio rischio la vita della Napoli. Pertanto ci rivolgiamo a Lei affinché possa rivedere la decisione prima che sia troppo tardi. Crediamo infatti che si debba intervenire prima che succeda qualcosa di irreparabile.
Apprendiamo inoltre dalla stampa che oggi verranno presentate due interrogazioni parlamentari da Dalila Nasci (Cinque Stelle) e dall’On. Doris Lo Moro (PD) indirizzate all’attenzione del Governo e del Ministro dell’Interno, a sostegno di Angela Napoli. Conosciamo però le lungaggini che tale procedure comportano e quindi, nell’esprimere la nostra preoccupazione, Le chiediamo di intervenire con urgenza al fine di ripristinare la scorta ad Angela Napoli.
La Calabria, come tutte le regioni che si trovano invase e contaminate dalla piaga dell’illegalità, ha bisogno di testimoni coraggiosi capaci di denunciare e svelare i meccanismi che impediscono il giusto sviluppo. È giusto che persone come Angela Napoli, che hanno fatto della loro vita un principio di legalità e di amore verso la propria terra, ricevano dallo Stato l’adeguata protezione a tutela della propria vita.
Distinti saluti
Federazione Regionale Antiracket
Armando Caputo
Movimento Agende Rosse Calabria
Francesca Munno
Associazione R-Evolution
Emma Leone
Antimafia Duemila
Giorgio Bongiovanni
Stessa iniziativa da parte di “Risveglio Ideale”, l’associazione che si riconosce nell’azione politica e culturale dell’On. Angela Napoli. Non possono essere sottaciaute le espressioni di grande apprensione che l’associazione porta all’attenzione del Presidente della Repubblica e dell’opinione pubblica: “Siamo stanchi delle farse e delle ipocrisie. Siamo stanchi di celebrare i morti. È ora di sostenere, accompagnare e proteggere i VIVI, coloro cioè che hanno fatto della loro vita uno strumento utile di impegno per la costruzione di una società migliore. Angela è una di queste”.