Riace, Mimmo Lucano si dimette

Di seguito la comunicazione data da Mimmo Lucano, sindaco di Riace. Ogni commento credo sia superflo, se non la considerazione che le dimissini di MIMMO reppresenterebbero una grave sconfitta per tutta la società civile

 

 

Penso che non posso rimanere in silenzio per rispetto di tutti, non solo dei cittadini di Riace ma delle tantissimi persone che in tutti questi anni si sono legati ad un sogno di utopia sociale e avanguardia politica. 

Nella registrazione sotto inchiesta, stavo spiegando come da un contributo regionale finalizzato alla mitigazione del rischio idrogeologico lungo il torrente che attraversa Riace Marina era possibile valorizzare la superficie da mettere in sicurezza e renderla fruibile per attività ricreative, scolastiche, sportive. Addirittura nel futuro con uno specifico contributo sarebbe stato possibile completare l’opera e farla diventare un vero campo sportivo e fare felice i ragazzi di Riace e i numerosi ragazzi che vengono da ogni parte del mondo.

Dove sta il male di tutto questo? Mentre sto scrivendo mi viene da ridere, ma se mi fermo a riflettere mi viene la tristezza e penso che in questi ultimi periodi stanno accadendo attorno a Riace e al messaggio politico che rappresenta tante incomprensioni e si stanno addensando strane ombre.

A chi dà fastidio? Non ho chiesto a nessuno niente, incarichi, ruoli, candidature. Ho sempre rifiutato proposte politiche, anche insistenti.

Continuo a fare il sindaco di strada in mezzo alle difficoltà e ai problemi di tutti per immaginare un riscatto ed un futuro possibile per questa terra avvolta da contraddizioni e afflizioni …. le mafie forse hanno imparato una nuova strategia: non mi chiamano con le persone che contano amici degli amici, io non riconosco queste autorità; non mi fanno intimidazioni, violenze eclatanti perché sono consapevoli di rendermi più forte, rimangono due possibilità: la mia vita o le diffamazioni e le denigrazioni.

Domani in ogni caso presento al segretario comunale le dimissioni da Sindaco del Comune di Riace che non sono irreversibili, ho tempo 20 giorni per una decisione definitiva; metto nelle mani dei consiglieri comunali la decisione su di me e sul mio operato. Se ci sono delle incertezze è giusto che devono emergere e prenderne atto.

Non voglio che ci sono ombre in grado di offuscare l’orizzonte politico e sociale che ha indicato una via possibile e alternativa nella prassi politica soprattutto dei piccoli governi locali. Questo è un impegno che devo assumermi perché non voglio che focolai di speranza e di luce vengano spenti per autorizzare chiunque a dire con i soliti luoghi comuni sulla politica “tanto sono tutti uguali”. Sono obbligato a rispettare i tantissimi compagni che ancora ci credono e ci crediamo a quel sogno infranto e sospeso che ha attraversato la mia generazione e che mi sono portato con me anche da Sindaco.

Quante volte mi sono sentito fuori luogo negli apparati istituzionali ma ha dimostrato che è possibile gestire la cosa pubblica con un’idea di militanza politica senza mai fare nessun atto o azione per fini o vantaggi personali..

Riace può parlare.

Nelle piccole comunità si conoscono vita e miracoli di tutti. Non è stato facile per uno come me ex avanguardia operaia e democrazia proletaria avere avuto e conservato un consenso popolare.

Vi voglio invitare all’assemblea pubblica c/o la sala del consiglio comunale h 18,00 di venerdì 30 dicembre p.v. per discutere a cuore aperto con tutti ed arrivare ad una decisione definitiva.

Spero che sarete presenti in molti.  Soprattutto quelli che condividono ideali per altri mondi possibili, categoria a cui sento di appartenere.
Hasta Siempre.