Si chiama Colombia Barrosse ed è il console generale degli Stati Uniti a Napoli. In una lunga intervista rilasciata al Giornale di Sicilia e a firma di Mario Barressi, (Link allegato) la Sig.ra Barrosse a proposito della faccenda del Muos, il mega sistema per le comunicazioni satellitari che dovrebbe sorgere a Niscemi, attacca pesantemente gli attivisti del No Muos, la Magistratura Italiana, accusata di regionalismo, e poi non contenta minaccia una richiesta di risarcimento di 63 milioni di dollari che unito all’indotto generato dalla costruzione del Muos potrebbe lievitare sino a 210 milioni.
«Allora, io vengo, come governo americano. Faccio riunioni con i governi nazionale, regionale, locale. Produco certificati e dati, firmo accordi… Tutto quello necessario per far partire l’impianto. Poi, dopo qualche anno, un piccolo gruppo di persone pensa di sfasciare tutto: questo certificato non è valido, questa cosa non è buona per la salute… È una speculazione, che non ha fondamento logico, né scientifico. Una speculazione dove ci sono agende politiche, antiamericanismo, antimilitarismo… ».
Ed ancora: «Voglio che sia chiaro che noi rispettiamo le leggi e le procedure italiane, oltre che il diritto di fare indagini e di tutelare la salute dei cittadini. Ma per me sin dall’inizio il governo italiano non doveva considerare il Muos come un tema da trattare in corti giuridiche di livello regionale perché si tratta di una materia di interesse nazionale, oggetto di un trattato internazionale. Si devono garantire i patti, non si possono cambiare le regole del gioco».
Ma a rispondere per le rime al Console Americano ci ha pensato l’Associazione Antimafie Rita Atria che un con un comunicato stampa rivolto ai Parlamentari della Repubblica Italiana risponde punto per punto ai pesanti rilievi mossi dagli Stati Uniti.
“Non sappiamo se, nelle convulse circostanze alla vigilia del voto popolare abbiate avuto modo di fare attenzione alle dichiarazioni del Console Generale Statunitense a Napoli, la Sig.ra Colombia Barrosse. Nel caso Vi siano sfuggite le ribadiamo alla Vostra attenzione con aggiunta delle note critiche che non possiamo non fare sentendoci offesi nella dignità di Popolo Sovrano di questo Stato e per l’insopportabile aggressione che le parole della Console hanno consumato nei confronti delle Istituzioni Italiane: in primis il Parlamento, mai nominato nelle sue parole…e successivamente la Magistratura ritenuta ostaggio di piccoli gruppi minoritari di contestatori in malafede, per finire con la Scuola ritenuta soggetta passivamente alle intimidazioni di “piccoli gruppi” di dissidenti.
La Console afferma che dopo un lungo lavoro con il governo centrale, regionale e locale per la certificazione del MUOS e per la stesura gli accordi relativi e necessari alla sua realizzazione “un piccolo gruppo di persone pensa di sfasciare tutto… E’ una speculazione che non ha fondamento logico né scientifico. Una speculazione dove ci sono agende politiche: antiamericanismo antimilitarismo”.
Questa insopportabile mistificazione di voler ridurre ad un “piccolo gruppo di persone” quella che è stata una progressiva mobilitazione popolare di uomini e donne, di ogni età ed estrazione sociale, man mano che cresceva la consapevolezza di ciò che rappresentava il MUOS e delle sue conseguenze sulla salute e sulla stabilità pacifica del territorio certificate da consulenti di un tribunale Amministrativo e da docenti universitari di indubbio prestigio internazionale, svilisce il non facile e gratuito impegno di tali Cittadini nella rivendicazione della propria Sovranità”
Tra antimilitaristi e antiamericani vi è una differenza sostanziale che l’Associazione Rita Adria sottolinea e pur rivendicando “il diritto all’antimilitarismo inteso come scelta politica e culturale alternativa alla militarizzazione delle coscienze ed all’allargamento dei conflitti armati in dispregio della nostra Costituzione”. Conferma di “apprezzare le istanze di Democrazia, di Libertà ed Indipendenza che ci sono venute da quel Popolo nella storia anche recente.” Senza per questo, continua l’Associazione, accettare passivamente quelle pratiche governative statunitensi autoreferenziali e finalizzate all’esclusiva tutela dei propri interessi, e ad egemonizzare il controllo del mondo attraverso un dominio assoluto sui popoli realizzato attraverso un apparato militare mastodontico e attraverso la pratica della corruzione politica.
Ed essere etichettati come “piccolo gruppo di persone che strumentalizza” ci offende profondamente. Ma forse quello che offende di più è l’aver da parte del Console definito come “intimidazione” la attività informativa dei rappresentanti No-MUOS in una scuola di Niscemi. L’episodio si riferisce ad una visita che una scolaresca di Niscemi doveva fare a Sigonella e che viene cancellata dopo che un gruppo di attivisti del NO-Muos “hanno sostenuto in quelle sedi le ragioni affinché la scuola non partecipasse. C’è da ritenere invece che professori e dirigenti della scuola siano abbastanza adulti ed autonomi da saper valutare con indipendenza se una proposta sia praticabile o meno e non si siano affatto sentiti intimiditi dalle “minoranze di facinorosi” i quali non hanno certo occupato violentemente quella scuola – ma vi sono stati accolti – per rappresentare a docenti e studenti le proprie riserve su una visita già fissata ad una base militare.
…Ciò che emerge dal contesto dell’intervento della Console è l’assoluto disprezzo per le Istituzioni Italiane come la Magistratura, laddove essa afferma che “altra cosa è manipolare il processo giuridico, sfruttando la paura della gente su una base non fattuale, non scientifica e non logica per poter arrivare ad un fine politico che non è positivo per la comunità regionale”.
Dunque la Console ritiene che i pronunciamenti della Magistratura abbiano assecondato “poche persone” che non avrebbero solo strumentalizzato una scuola ma anche la stessa Magistratura giocando su presupposti “non fattuali, non scientifici e non logici”, che la Magistratura avrebbe pedissequamente assecondati e fatti propri senza alcuna base di logica, di fattualità e scientificità. Poveri Giudici trattati alla stregua di poveri mentecatti in balia di minoranze astiose e politicamente antagoniste!
Tra le varie dimenticanze della Console non compare affatto la circostanza che nell’affidamento dei lavori non fossero state rispettate le norme antimafia a garanzia della esclusione delle attività criminali da contesti di appalti milionari, né che sia dovuta intervenire una Procura perché gli Statunitensi cessassero di operare a fronte delle decisione del TAR Regionale che aveva disposto la interruzione dei lavori. Ma Lei afferma “Abbiamo fatto le cose in regola, abbiamo seguito tutti gli standard”. Ma non dice quali siano questi standard, se quelli italiani o quelli imperiali.
Arriva ad affermare che a suo giudizio, pur rispettando le procedure italiane oltreché il diritto di fare indagini e di tutelare la salute della gente, “il Governo italiano non doveva considerare il Muos come un tema da trattare in corti giuridiche di livello regionale perché si tratta di una materia di interesse nazionale oggetto di un trattato internazionale. Si devono garantire i patti non si possono cambiare le regole del gioco”.
Dimostrando così una profonda ignoranza sul sistema italiano della giurisdizione e dimenticando che i trattati internazionali dovrebbero essere soggetti alla conoscenza, per la pubblica discussione ed approvazione, delle Assemblee parlamentari. Cosa che è stata sempre inibita al nostro Parlamento. Una esclusione che è stata sempre indebitamente pretesa dal referente statunitense da parte dei nostri Governi.
…Risibili infine le affermazioni della Console per sostenere un ruolo ed un impiego pacifico del Muos laddove essa afferma che si tratterebbe di un sistema che rende possibile ad un medico sperduto in un deserto di essere rintracciato facilmente semplicemente comunicando “Sono qui. C’è un problema”. (Sarebbero stati dunque spesi 60 Milioni di dollari solo per questi scopi umanitari)? O non piuttosto per garantire la effettiva capacità di guida di droni armati pronti a sganciare ordigni su siti lontanissimi dagli operatori e incapaci di valutare le reali condizioni sul terreno, come è stato per il cooperante palermitano Giovanni Lo Porto ucciso come “danno collaterale” e senza neppure le scuse formali (se non quelle televisive) e le spiegazioni ufficiali di quanto accaduto. E senza che il nostro governo le abbia pretese.
—A nostro giudizio non sono i sistemi d’arma e le guerre a garantire la pace e la sicurezza, ma solo l’impegno per una cultura di Pace e di Fedeltà Costituzionale.
Il Comunicato si conclude con un accorato appello rivolto ai Parlamentari della Repubblica di agire con un formale protesta per l’Ambasciata Americana e a promuovere un dibattito parlamentare sui trattati internazionali che ci vedono vincolati pur non avendo avuto nessuna approvazione Parlamentare.
Per tutto questo e per quant’altro potreste evidenziare autonomamente solo leggendo con un po’ di attenzione l’intervista della Console, con la presente Vi invitiamo a:
1. Promuovere un ordine del giorno Parlamentare in cui oltre a stigmatizzare con serietà e preoccupazione le affermazioni della Console, si impegni il Governo a presentare una formale protesta presso l’Ambasciatore Americano, per la rinnovata ed immotivata intrusione ed interferenza negli affari interni della nostra Repubblica da parte di un rappresentante diplomatico di quel Paese.
2. Invitare il Governo a promuovere un aperto dibattito Parlamentare sui trattati internazionali cui ci si ritenga vincolati pur senza alcuna approvazione parlamentare, per riaprire finalmente la questione dei protocolli sottoscritti e mai comunicati al Parlamento benché abbiano avuto non pochi effetti sulla popolazione italiana, non ultima la vicenda del Cermis. Affermava infatti il Procuratore di Trento di fronte alla Commissione Difesa che il famoso Trattato di Londra del 1954 era stato ormai rinegoziato da tutti i Paesi membri della Alleanza Atlantica ad esclusione dell’Italia che non ha mai neppure proceduto alla sua formale ratifica.
Tanto ci attendiamo da Voi in una ottica minimale di impegno serio di rappresentanza degli interessi di questo Popolo che ha invece ripetutamente subito violenza, fin dalla sua nascita costituzionale, alla sua scelta di Democrazia e Pluralismo e di opzione per la Pace. Pur consapevoli che alcuni di Voi per interessi di bassa lega, altri per ignoranza, altri ancora perché convinti di dover e voler rimanere sudditi e clienti proni alle volontà dell’impero, non intenderanno certamente aderire a questa proposta e piuttosto ne potrebbero derivare la volontà di creare l’occasione per una ratifica surrettizia della nostra sovranità limitata.
Ma sarebbe quantomeno e finalmente una forma di assunzione di responsabilità agli occhi del Popolo sovrano che è ancora destinatario di un regale diritto di scelta e di controllo sull’operato dei propri rappresentanti Parlamentari.
PG
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