Il comando di Messina, tra i più complessi nel comprensorio
siciliano, è stato al centro dei riflettori per varie emergenze storiche, tra
tutte ricordiamo, il sisma del 1908, con magnitudo 7,2 con tantissime vittime,
circa 100.000, l’alluvione e frana, nel comune di Scaletta Zanclea, e località
di Messina: Giampilieri, Altolia, ed altre zone, nel 2009, causarono
devastazione e morti, per non dimenticare gli incendi di Patti del 2007, causarono
6 morti.
Riassumere gli eventi accaduti riaccendono le criticità
esposte con varie vertenze fatte per mettere alla luce la complessità di detto
territorio, con vastissimo numero di abitanti, con un Porto d’ingresso per la
Sicilia, con traffico veicolare non indifferente, rende necessario, viste le
mancate risposte da parte delle istituzioni, un serio intervento dei primi
cittadini.
Ricordiamo che, il comando di Messina, espleta più di
diecimila interventi annuì, con distaccamenti ubicati in zone turistiche non
indifferenti. La peculiarità di un territorio come Messina, rende necessario un
intervento per l’aumento di organico,
un rinnovato parco
mezzi, adeguato ai giorni nostri, e l’apertura di nuove sedi.
Su tutte, citiamo, distaccamento Nord ( è attualmente
situato, in un ospedale dismesso, ed a nostro parere, non in ottime condizioni
e non rispetta i criteri sismici, chiediamo che venga individuato un nuovo
locale, idoneo e che rispetti i criteri di sicui) Altro distaccamento di
fondamentale importanza, sarebbe il distaccamento sud, Messina ha necessità di
averlo, per ricoprire meglio la città e dare risposte esaustive alla
popolazione ( cosa che fa’ egregiamente, ma in affanno e rischi non
indifferenti), il soccorso nautico di, Messina Porto e Milazzo ( dov’è presente
un raffineria non indifferente, necessità di un aumento di organico, viste
anche le recenti emergenze a Stromboli).
Per Roccalumera, distaccamento già decreto, ma mai
individuato a causa delle zone non sicure per la costruzione di detta sede, è
improcrastinabile rinviarne l’apertura..
Altra problematica di fondamentale importanza, è il nucleo
sommozzatori di Catania, tra i primi in Italia come interventi ( in Sicilia è
il primo, Palermo fa meno interventi) viene continuamente messo in discussione,
copre oltre due milioni di abitanti, e nelle zone di Messina, zona marittima,
non può assolutamente mancare un eccellenza del corpo, ricordando Che
l’intervento dei sommozzatori, non è solo marittimo, intervengo in qualsiasi
ambiente, per recuperi, soccorsi, ecc… L’aumento di organico per completare i
turni, è cosa indispensabile, lo si è dimostrato anche nell’alluvione del 2009.
Sarebbe pleonastico, menzionare i rischi: sismici, vulcanico
( vedi Stromboli, dove sarebbe necessario avere più unità per garantire
soccorso nelle isole minori), idrogeologici e di incendi presenti nel
comprensorio, sono ormai abbastanza noti e li abbiamo più volte segnalati .
Con la presente, chiediamo , come primi cittadini di città,
dove è necessario avere un dispositivo di soccorso presente, ed efficiente, di
inviare un sollecito al ministro degli interni, al capo dipartimento dei vigili
del fuoco ed al capo del corpo.
La richiesta di riclassificazione sede ed attrezzature
all’avanguardia, in virtù della statistica d’interventi e rischi che abbiamo
poc’anzi menzionato, rendono necessario un intervento da parte
dell’amministrazione e del ministero.
Nell’attesa chiediamo, nelle more delle vostre possibilità, di poter discutere personalmente con le SV, tale problematiche, per un portare, ai soccorritori, ed alla popolazione, un eccellente dispositivo di soccorso nel territorio.
Unione Sindacale di Base Vigili del fuoco