Riconoscimenti alla “Palermo delle donne”

Piacevoli novità per Claudia Fucarino, giovane autrice palermitana: con il primo dei suoi successi letterari, La Palermo Delle Donne, si è aggiudicata il premio di letteratura turistica “Vacanze in Italia”, bandito dall’Associazione Italiana del Libro.  La cerimonia di premiazione avrà luogo il 15 maggio a Roma, in Via dei Prefetti, sede attuale dell’ANCI e vedrà la partecipazione di un folto pubblico di appassionati o semplici curiosi.

Si tratta del primo percorso turistico di genere delle città di Palermo, una voce arguta e pungente che racconta storie inedite e fascinose, in cui campeggiano misteri ed intrighi. La guida è stata redatta grazie alla collaborazione di diverse autrici, donne comuni, esperte in materia, artiste e studentesse entusiaste del progetto e ansiose di contribuire alla stesura di un libro che raccontasse una storia tutta al femminile.

“Il progetto – ci spiega Claudia – nasce a Roma, per iniziativa di una mia grande amica e ideatrice di tutto questo, Maria Pia Ercolini. Pia, insegnante di geografia turistica, porta spesso i suoi alunni in giro per la città e, durante le sue escursioni, ha potuto notare la quasi totale assenza di strade intitolate a donne. Naturalmente – continua la Fucarino – non mancavano vie intestate a personalità religiose o a figure mitologiche, ma quasi nulla che ricordasse donne contemporanee, individui concreti, vicini alla quotidianità. Da qui nasce dunque l’idea di riscrivere la storia di Roma, Versilia e naturalmente Palermo, di narrare i trascorsi di donne che hanno contribuito a rendere glorioso il passato di queste splendide città”.

Alcune fra le coautrici del libro, lontane parenti di noti personaggi della Palermo antica, hanno realizzato appassionate e coinvolgenti biografie, vestendo le narrazioni di un’irrinunciabile emotività. È il caso della sezione dedicata ad Angela Pica Alfieri, traduttrice di guerra e pronipote di Vittorio Alfieri, la cui vita è raccontata dalla nipote con affettuose e commoventi parole, intrise d’ammirazione e di rispetto.

“Nella guida – rivela Claudia – trovano posto persino biografie di donne viventi, divenute icone sociali, il cui ruolo nella Palermo attuale è riconosciuto dall’intera cittadinanza. È ciò che è avvenuto per Anna Cuticchio, prima pupara siciliana, figlia d’arte del grande del grande Giacomo: la sua vita, intensa e tribolatissima, non può non essere raccontata”.

L’intento della Fucarino è quello di portare alla luce le meraviglie nascoste di una Palermo dimenticata, trascurata, persino disprezzata. La Palermo delle Donne vuole così essere un modo piacevole, divertente, appassionante per portare alla conoscenza di tutti, turisti e cittadini, le bellezze spesso ignorate di una città dalle mille risorse. “Di Palermo ho sempre amato la storia e la cultura – ci dice Claudia – per questo ho scelto di realizzare itinerari turistici in collaborazione con l’associazione “Palermo CulTour”, volti a valorizzare ogni aspetto della nostra splendida isola”. La compagnia propone tour sempre diversi, stabiliti in base ad un calendario stagionale, che vedono la partecipazione di un gran numero di palermitani, incuriositi da racconti accattivanti, aneddoti mai sentiti e storielle intriganti. “Il nostro è un popolo esoterico, attratto dall’occulto, dall’ignoto – ci dice la Fucarino – dunque, per interessare i palermitani basta che la narrazione di vicende storico-politiche sia accompagnata da qualche episodio che abbia a che vedere con il mistero, con l’inconoscibile. È necessario – prosegue Claudia – che i cittadini conoscano le ricchezze che Palermo ha da offrire, i mille volti di uno fra i capoluoghi più ammirati d’Europa: bisogna che imparino a valorizzarli, a servirsene al meglio. La Palermo delle Donne è quindi indirizzata in primo luogo ai palermitani, affinché possano conoscere meraviglie per troppo tempo ignorate”.

All’iniziativa dell’intraprendente curatrice ne seguiranno altre: Claudia è intenzionata a realizzare altri volumi simili, che possano riguardare le restanti aree in cui è storicamente diviso il capoluogo.

Questa volta l’autrice intende coinvolgere i giovani alunni delle scuole palermitane, lasciare che siano proprio loro a raccontare un passato sospeso tra realtà e folklore, verità e mistero. “Vorrei che i giovanissimi venissero non soltanto responsabilizzati, ma anche stimolati. Venire coinvolti in prima persona in un progetto simile – spiega la curatrice – darebbe loro la possibilità di conoscere qualcosa in più della città in cui vivono ed inoltre si tratterebbe di un’esperienza formativa di grande valore”.

Claudia sogna e pensa in grande, non si stanca di progettare, pianificare nuove imprese letterarie e promuovere iniziative che portino ad una rivalutazione del nostro incommensurabile patrimonio culturale. Le sue dovrebbero dunque essere soltanto le prime di innumerevoli proposte, finalizzate a rendere giustizia ad un celebre passato ed a restituire dignità ad un altrettanto glorioso presente.