Rione Giostra, Carabinieri in piazza

Rione Giostra/San Matteo, uno dei luoghi “difficili” della nostra città. Da sempre a alta densità delinquenziale, dove si può serenamente parlare di clan locali con veri e propri capi clan.

Ultimamente però è sempre più attiva la presenza dello Stato.

Negli ultimi giorni frequenti posti di blocco effettuati da carabinieri del Nucleo Operativo di Messina affiancati da i Carabinieri del corpo CIO di Vibo Valenzia.

Numerosi i veicoli fermati e i cittadini identificati. Un vero e proprio controlla a tappeto, con decine di militari all’opera e con l’ausilio di oltre 6 autoveicoli in pochissimo spazio.

A raccontarlo così si potrebbe avere l’impressione di un territorio militarizzato per operazioni repressive… e invece NO.

Poche armi in mano ai competentissimi militari che, se per un verso procuravano timore verso chi ha da temere, d’altra parte erano circondati da bambini curiosi che con spirito amichevole li circondavano di curiosità e di domande, e così mentre qualcuno si vedeva portare via la moto per ovvie irregolarità qualche Carabiniere parlava con un gruppo di bambini.

Il tutto avveniva di fronte alla Chiesa di San Matteo, quella Chiesa che da qualche anno ha cambiato la cultura del rione, inculcando in adulti e bambini il senso dello Stato e della Legalità.

Mi sembra ancora di sentire la vespa smarmittata di Padre Aurelio, che andava in giro per il quartiere a cercare i bambini che provavano a marinare la scuola.

La scuola di Giostra, identificabile da una recinsione con sbarre altissime, obbligatorie per proteggere il plesso dalle vandalizzazioni. Ma dentro  si pratica, da anni, educazione alla cittadinanza e alla legalità, quella vera, in contrasto con l’ambiente esterno. Ed è così che scuola e oratorio stanno pian piano cambiando la struttura del posto, facendo sentire a disagio i quattro malavitosi persistenti e graditi ospiti i Carabinieri