“Siamo tutti Testimoni di Giustizia”: Rita Atria, 18 anni dopo.

Chi era Rita Atria? Una ragazza siciliana morta a Roma* a 17 anni.
*in viale Amelia 23

 

Vedi qualche dettaglio qui sotto e, in rete, un breve video a tinyurl.com/RitaAtria-3

Perché la sua vita dovrebbe interessarci? Perché Rita è morta per un’Italia senza mafie e senza corruzione.Lottando contro tutti, persino contro la propria famiglia.

Non è un segreto: da tempo indagini delle procure hanno evidenziato sistemi di conni venza tra istituzioni e mafie. Ma di recente c’è stato un peggioramento: oggi al Parla mento, nelle file della maggioranza, siedono condannati per mafia! Al Parlamento!!

La cosa è grave. Se un paese intero viene sottomesso alla prepotenza della mafia, nessuno si sente protetto dalle leggi. Nessuno può sperare in future leggi che migliorino le condizioni di lavoro e di vita, perché l’unica legge che valga è la legge del più forte.

Questo è vero in un piccolo paese della Sicilia come Partanna, dove Rita viveva. Ed è vero anche nel grande paese che si chiama Italia, dove tutti noi viviamo.

Rita ha osato opporsi a questa prepotenza. Opponiamoci anche noi!

Che questa commemorazione di Rita serva non solo per ricordare il passato, ma anche per attrezzarci per il futuro. Per porre fine alla cultura dell’omertà ed affermare quella della legalità. Per diventare TUTTI QUANTI testimoni di giustizia, laddove studiamo o lavoriamo. Perché la Verità di Rita viva ancora!

Programma:

“Siamo tutti Testimoni di Giustizia”: Rita Atria, 18 anni dopo.

1. Saluti della Presidente della IX Circoscrizione, Susi Fantino
2. “Chi era Rita Atria; perché la sua storia ci riguarda?”, Sandro Malantrucco (Presidio “Rita Atria” di Roma) e Ferdinando Secchi (Libera)
3. “La Carovana della legalità contro le mafie”, Davide Mattiello (Libera) e due ragazzi della Carovana che leggeranno le loro “Lettere a Rita”
4. “Cos’è un ‘testimone di giustizia’, come vive e di cosa ha bisogno”, Piera Aiello, cognata di Rita Atria, Testimone di Giustizia e Presidente dell’Associazione antimafie “Rita Atria” (intervento telefonico)
5. “Perché dobbiamo essere tutti quanti ‘testimoni di giustizia’?”, Patrick Boylan
(Presidio “Rita Atria” di Roma)
6. Interludio musicale: laTerza canzone di Elena di Schubert (nota anche come “l’Ave Maria di Schubert”) che Rita Atria menziona nel suo diario; violino: Antonella Serafini (Presidio “Rita Atria” di Roma); soprano: Anca-Vasilica Enache.
7. Posa di una rosa rossa davanti alla targa in viale Amelia 23 (secondo il desiderio espresso da Rita nel suo diario); accompagnamento musicale di Antonella Serafini.
8. “Come partecipare*”, Sandra Venuta (Presidio “Rita Atria” di Roma).
*lasciando un messaggio di solidarietà per Piera Aiello in un Quaderno per Piera
*lasciando il proprio indirizzo email per avere notizie sull’Associazione “Rita Atria”
9. Interventi liberi degli esponenti della società civile (associazioni, ecc.) presenti.
10. Commenti conclusivi, Patrick Boylan (Presidio “Rita Atria” di Roma).

Bisogna “rendere coscienti i ragazzi che vivono tra la mafia che al di fuori c’è un altro mondo fatto di cose semplici, ma belle, di purezza, un mondo dove sei trattato per ciò che sei, non perché sei figlio di questa o di quella persona, o perché hai pagato un pizzo per farti fare quel favore. Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi ci impedisce di sognare. Forse se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo” – Rita Atria