Ruby non ha calunniato nessuno

Confermata dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale dei Minorenni di Messina, G.I.P. Michele Saya, l’archiviazione del reato di calunnia, ex art. 368 del C.P, di cui era stata accusata Karima El Mharoug, meglio conosciuta come la Ruby rubacuori di Silvio Berlusconi e di Emilio Fede e contestuale invio alla Procura della Repubblica degli atti per la querelante e oggi ex “amica” Ester Fragata accusata a sua volta d’aver calunniato Ruby come d’autonoma e diversa denuncia-querela che solo nel febbraio del 2011 è stata presentata.    

Accusata di calunnia per aver dichiarato agli inquirenti, che l’ascoltavano in merito ad un diverso procedimento ( il “famoso” furto di un braccialetto in danno dell’ amica Ester Fragata titolare del centro benessere “Nailart Sun & Beauty Club” con sede in Via Argentieri Messina e per cui ha usufruito del “perdono giudiziale”) , di essere stata indotta, lei minorenne all’epoca dei fatti, alla prostituzione e a giochi erotici con gli amici della Fragata, oggi Ruby ha visto confermata nei suoi confronti la richiesta d’archiviazione che già il P.M. aveva avanzato con una istanza al G.I.P. il 20/12/2013.

La vicenda, costola di più ampio e grave scandalo che aveva visto il nostro Parlamento Italiano trasformare la “minorenne” Ruby in nipote di Mubarak, l’ex Presidente Egiziano morto clinicamente nel 2012 ma già gravemente ammalato all’epoca dei fatti, nasce da una denuncia-querela che nel 2011 Ester Fragata proponeva nei confronti di Ruby per Calunnia, False Informazioni al pubblico Ministero e favoreggiamento reale. Difesa dall’Avv. Alessandro Billè del Foro di Messina, Ruby ha visto riconoscere le sue ragioni per la testimonianza, ritenuta probante, di alcune confidenti della minore che pur non partecipando ai giochi erotici che “venivano” organizzati nel periodo in cui era ospitata presso il centro benessere della Fragata, confermavano l’esistenza di “ un dado giallo di gommapiuma di circa 20 centimetri con delle scritte, tre o quattro per ogni facciata, tipo…”.

Certo che a seguire le motivazioni e il dispositivo del provvedimento del G.I.P la vicenda della minorenne Ruby diventa anche se non totalmente giustificabile quantomeno comprensibile. Una minore “ribelle” di nazionalità Marocchina che da Letoianni, provincia di Messina, si troverà da lì a poco al centro del mondo. Ed è lei stessa che ha raccontato agli inquirenti la sua prima “uscita” di casa… “Ester una sera, mentre lavorava nel centro estetico portava Karima all’interno dell’abitazione di un suo amico…oltre all’amico di Ester vi era un altro uomo. Lì si è dato inizio ad un gioco a dadi. Nei dadi vi erano riportate delle azioni che bisognava compiere … Le azioni erano a sfondo sessuale….quando è toccato a ….Quando è ricominciato il gioco dei dadi toccava a Karima, i presenti dovevano toccarla in ogni parte del corpo…mi riferiva che si era rifiutata e si allontanava. Per questo motivo veniva maltrattata da Ester.

Pietro Giunta