L’orto botanico di Palermo rischia la paralisi per la spregiudicata macelleria sociale, che continua ad imporre tagli alla spesa pubblica.
L’orto botanico oltre ad essere un bene culturale e patrimoniale della collettività nazionale ed Europeo, e uno dei più famosi al mondo con le sue 12 mila specie di piante.
Ormai e usuale in questo paese che chi governa, fa uso di manovre e tagli mortificanti per il paese mettendo in serio pericolo, anche quelle strutture che rappresentano la nostra ricchezza patrimoniale artistica, e culturale importante per la sopravvivenza stessa del paese, che alimenta economia e, settori come il turismo, la cultura, lo studio e la ricerca.
Nel caso specifico dell’orto botanico, oltre al richiamo turistico, lo studio delle piante e la ricerca, si possono ammirare rarità di piante, che senza una simile struttura si sarebbero estinte.
Tutto questo comporta anche la sopravvivenza del pianeta, perché lo studio della botanica e anche il futuro dell’ambiente in cui noi viviamo.
Senza la necessaria cura e manutenzione delle piante, e della struttura monumentale tutto andrebbe in malora.
Notevole sarà il danno alla cultura, allo studio della botanica e della ricerca scientifica. Inoltre il grave danno economico, che ridurrebbe ancora di più la presenza del turismo nella nostra città.
Inoltre e doveroso ricordare, che la struttura architettonica dell’orto botanico, e di grande importanza monumentale, e valore artistico.
Al momento la struttura si deve confrontare con un’ingiusta realtà. I lavoratori addetti alla cura delle piante, e la manutenzione della struttura, che attualmente vantano 27 anni d’attività ad alta specializzazione di giardinaggio rischiano il posto di lavoro per mancanza di fondi economici.
In questi anni di totale precariato a tempo determinato, con paghe da fame hanno dato tutta la loro disponibilità professionale, per la cura dell’orto botanico, con grande spirito di buona volontà, anche se sotto pagati, e costretti a lavorare a periodi. Oggi reclamano un lavoro certo, e stabile con un contratto possibilmente umano e dignitoso. Per continuare a dare con amore, e dedizione il loro apporto vitale, per la sopravvivenza stessa dell’orto botanico, il migliore e il più grande d’Europa.
Oggi la loro vita lavorativa e in serio pericolo, perché l’intera classe politica siciliana nella loro incapacità non riesce a trovare soluzioni, per il bene dei lavoratori, nel bene della città di Palermo e della cultura.
Chi oggi gestisce l’orto botanico, e l’università di Palermo dipartimento botanica.
Come sapete già da qualche tempo chi gestisce questi enti, spesso sono politicizzati, e si finisce sempre per impantanarsi, nelle sabbie mobili delle burocrazie amministrative. Atro ente proposto, e la regione siciliana, che da sempre vive la stagione dell’immobilismo, dove l’unica risorsa funzionante, e la corsa al potere dove i partiti si spartiscono le poltrone, e i signori politici super pagati vanno a riscaldare le sedie a curare i propri interessi, tranne quelli delle persone e della regione siciliana.
Non basta giustificare con manovre economiche, e tagli alla spesa pubblica indiscriminati, e mirati a distruggere settori di principale importanza, per la sopravvivenza economica del paese come il turismo, lo studio e la ricerca scientifica. E compito del parlamento tutelare e garantire lo sviluppo del paese controllando, anche il lavoro delle varie regioni d’Italia, e garantendo loro il fabbisogno economico di copertura nei casi specifici.
Le istituzioni interessate alla questione (orto botanico di Palermo), università e poi regione hanno, di fatto, attuato un piano di graduale licenziamento, riduzione del personale e delle ore lavorative pur sapendo, che il personale vive ormai da anni in una sorta di precariato infinito, che dura da ben 27 anni, questa e da considerare una vera e propria vergogna all’italiana, e una forma di lavoro schiavista e di capestro, senza futuro con paghe che offendono la dignità del lavoratore.
Faccio un appello al buon senso, e al rispetto della sovranità popolare, ai signori politici d’ogni amministrazione nazionale regionale e comunale, finche si mobilitano con serietà alle necessita del paese per garantire sempre un futuro di qualità, della città di Palermo e della nazione intera, agli occhi del mondo ricordando sempre che l’Italia e la culla della civiltà, e la storia dell’intera umanità, con un patrimonio artistico culturale che va difeso dall’apatia sconsiderata di alcuni e promosso nel mondo per la sua infinita bellezza.